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Cronaca Montebelluna

Veneto Banca, beni per 59 milioni sequestrati a quattro imprenditori e un manager

L'accusa è di ostacolo all'attività di vigilanza. Flavio Marcolin, Gianclaudio Giovannone, Mosè Fagiani e Pietro Dagu avrebbero acquisito obbligazioni per 7,5 milioni su invito dell'ex AD Consoli. Nel mirino il dirigente Stefano Bertoli

MONTEBELLUNA Undici tra fabbricati e terreni, auto e altri beni per un valore complessivo pari a 59 milioni di euro. Questo quanto è stato sequestrato nella mattinata di oggi, martedì, dalla Guardia di Finanza di Treviso, su ordine del gip di Roma, a quattro imprenditori e ad un manager. Gli indagati, finiti nelle maglie dell'indagine relativa al crack di Veneto Banca che vede coinvolto l'ex Ad Vincenzo Consoli, si riferisce a due delle varie imputazioni di ostacolo all'attività di vigilanza contestate dalla Procura di Roma nella richiesta di rinvio a giudizio.

Per quanto riguarda i quattro imprenditori l'accusa è di ostacolo all'attività di vigilanza con riferimento alla realizzazione di un'operazione cosiddetta "portate": i quattro, d'intesa con Consoli, avrebbero acquisito pacchetti obbligazionari del valore di 7,5 milioni ciascuno (obbligazioni che facevano parte di un prestito obbligazionario emesso dalla stessa Veneto Banca) a fronte dell'impegno dell'istituto di riacquistarli di li a breve.

L'accusa nei confronti del manager è invece riferita ad un'operazione cosiddetta "baciata", che lui stesso avrebbe ideato d'accordo con Consoli. In cosa consisteva? Tre persone estranee all'indagine e non coinvolte nei sequestri odierni, si erano impegnate ad acquisire pacchetti di azioni di Veneto Banca ricevendo dall'istituto di credito, come contropartita, l'impegno a riconoscere un tasso d'interesse del 3% (clausola, dicono gli investigatori, notoriamente inusuale per i titoli azionari), per poi procedere al riacquisto delle stesse azioni tramite soggetti terzi.

Gli imprenditori coinvolti sono Flavio Marcolin, Gianclaudio Giovannone, Mosè Fagiani e Pietro Dagu mentre il manager al centro della vicenda è Stefano Bertolo, ex responsabile della centrale amministrativa di Veneto Banca, a cui sono stati sequestrati tre immobili a Jesolo tra cui una villa per un valore di 480mila euro, un negozio e una parte del golf club.

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