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Cronaca

Liquidazione di Veneto Banca, una perizia per stabilire l'insolvenza

Dopo tre settimane di attesa la camera di consiglio si è quindi conclusa con un nulla di fatto, accogliendo la richiesta formulata dalla difesa dell'ex amministratore delegato Vincenzo Consoli

Sarà una perizia a stabilire se Veneto Banca fosse o meno insolvente al momento della messa in stato di liquidazione amministrativa coatta stabilita nel luglio del 2017 dal Governo Gentiloni. Questa la decisione dei giudici civili del Tribunale di Venezia chiamati ad esprimersi sull'istanza di opposizione alla dichiarazione di insolvenza dichiarata dai colleghi del Tribunale di Treviso. Dopo tre settimane di attesa la camera di consiglio si è quindi conclusa con un nulla di fatto, accogliendo la richiesta formulata dalla difesa dell'ex amministratore delegato Vincenzo Consoli, che in merito alla reale consistenza del patrimonio dell'istituto di credito aveva appunto chiesto che fosse effettuata una perizia. Per il sostituto procuratore di Treviso Massimo de Bortoli, che aveva presentato l'istanza per la dichiarazione di insolvenza, al momento della liquidazione la ex popolare era sostanzialmente fallita, con un patrimonio di vigilanza insufficiente a svolgere l'attività creditizia e che, se la liquidazione fosse stata ordinaria, si sarebbe dimostrato insufficiente a pagare tutti i creditori. Il bilancio di Veneto Banca, in particolare, sarebbe stato schiacciato dal peso dei crediti deteriorati, in molti casi concessioni di liquidità a soggetti che avevano ottenuti prestiti e affidamenti milionari senza dare vere garanzie, tanto da far ipotizzare il reato di bancarotta per distrazione. Il Tribunale di Venezia darà l'incarico per la perizia nell'udienza convocata per il prossimo 18 gennaio.

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