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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Montebelluna

"Viaggiatori del cosmo. Meteoriti & Co.": ecco la mostra al Museo Civico di Montebelluna

Si tratta di un'esposizione dal profondo valore scientifico, un percorso attraverso l'affascinante e misterioso universo spaziale ed i suoi “abitanti”

MONTEBELLUNA E' stata presentata venerdì mattina la nuova mostra del Museo Civico di Montebelluna: “Viaggiatori del Cosmo. Meteoriti & Co.”. Un'esposizione dal profondo valore scientifico, un percorso attraverso l'affascinante e misterioso universo spaziale ed i suoi “abitanti”, i viaggiatori del Cosmo, appunto. Oltre al Sole, ai pianeti interni e ai loro satelliti naturali, il Sistema Solare comprende anche altri corpi celesti, molto numerosi: asteroidi, meteore, meteoriti e comete. Questi termini, che talvolta vengono confusi fra loro, identificano oggetti celesti ben definiti, distinti l’uno dall’altro.

Prendendo spunto da importanti eventi astronomici - nel 2018 la NASA metterà in orbita il satellite Sentinel per scoprire asteroidi potenzialmente pericolosi per la vita sulla Terra; il 2018 e il 2019 vedranno delle eccezionali eclissi lunari totali - e anniversari significativi - il 20 luglio 2019 si celebrano i 50 anni dallo sbarco sulla Luna - la mostra presenta le caratteristiche di questi corpi celesti minori, veri e propri viaggiatori del cosmo, che hanno una grande valenza scientifica poichè racchiudono importanti informazioni relative alla storia dell’Universo e all’evoluzione della vita sul pianeta Terra. Inoltre, questi oggetti celesti sono spesso legati all’immaginario collettivo in quanto protagonisti di eventi storici, di film catastrofici e di leggende. L’esposizione accosta a questi aspetti antropologici, informazioni scientifiche generali e di dettaglio e accanto agli oggetti, trovano spazio postazioni interattive e multimediali che consentono di comprendere al meglio le caratteristiche di asteroidi, meteore e comete, postazioni che consentono ad ogni visitatore di vivere la visita come un’esperienza coinvolgente dove ognuno è protagonista del proprio percorso di conoscenza.

Nel percorso espositivo sarà anche possibile scoprire interessanti reperti: collezioni di meteoriti, modelli di sonde spaziali, riproduzioni di tute spaziali e ricostruzioni di habitat extraterrestri (come la Luna e Marte). Un grande contributo è stato fornito da Matteo Chinellato che possiede la più importante collezione di meteoriti in Italia, costituita da quasi 700 pezzi diversi dei quali circa 200 saranno esposti in mostra. Tra questi anche meteoriti lunari, marziani, ma anche altri campioni molto famosi, che risalgono a cadute storiche come quelle di Barbotan e di l’Aigle, entrambe dei primi del 1800 o la “Chelyabinsk”, ovvero la meteorite che, la mattina del 15 febbraio 2013, nella regione a sud degli Urali in Russia ha attraversato l’atmosfera e colpito la terra.

La mostra gode di significativi e prestigiosi patrocini, oltre a quelli della Regione del Veneto e della Provincia di Treviso, anche l'Asi (Agenzia Spaziale Italiana), l'Esa (Agenzia Spaziale Europea), l'Inaf (Istituto nazionale di Atrofisica). Importante anche la collaborazione con l'Agenzia spaziale Russa che ha concesso l’uso dell’applicazione “In space we trust” che consente di ripercorrere la storia della conquista dello spazio. A corredo e sostegno della mostra sono previste varie attività che avranno per approfondire le tematiche dell’esposizione, offrendo opportunità di riflessione e discussione a diversi livelli su alcuni degli aspetti proposti, dalla scienza, alla tradizione e alla storia. Sono in programma serate speciali dedicate con laboratori e visita alla mostra, un cineforum dedicato, conferenze e incontri con l’esperto, serate a tema che prevedono l’apertura della specola e la visita alla sala di astronomia.

Commenta il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero: ”La mostra dedicata alle meteoriti ci traghetta verso la commemorazione nel 2019 dei cinquant’anni dalla conquista della luna offrendo ai visitatori un campione di messaggeri celesti che portano il richiamo misterioso dello spazio profondo, studiato da astronomi, fisici e chimici e dipinto quale nuova frontiera per l’uomo nei film e romanzi di fantascienza. Pezzi di roccia e metallo, cuociuti nel ventre di quelle stelle, che dopo la rivoluzione galileiana, non sono più per l’umanità fiaccole appese a sfere celesti che eternamente girano sopra al mondo mortale, bensì luci degli infinti mondi sognati da Giordano Bruno, spettri di un universo che non funziona più secondo le leggi meccaniche di Newton, perché Einstein ha dimostrato che lo spazio e il tempo sono relativi. Vorremmo aggredirlo il Cielo, con la hybris prometeica del Von Braun che ha portato l’uomo sulla luna dopo aver incendiato Londra con le V2, ma intanto abbiamo perduto il paesaggio stellato nell’età dell’inquinamento, non solo luminoso”.

Commenta l'assessore alla cultura di Montebelluna, Debora Varaschin: “Da tempo immemore il cosmo e i corpi celesti catturano la curiosità di donne e uomini di tutte le età e a tutte le latitudini, stimolando in loro la voglia di scoperta e conoscenza. Il museo si apre all’accoglienza di quanti desiderano approfondire i “viaggiatori del cosmo" naturali e artificiali. Le comete, gli asteroidi, le navicelle e le sonde spaziali sono da sempre al centro di eventi storici, letteratura e film. La mostra vuole far riflettere il visitatore sulla significativa valenza scientifica di questi oggetti, partendo dalle emozioni che suscitano in molti di noi. Vuole rappresentare un'occasione educativa per il grande pubblico, abbracciando i target più variegati dalle scuole alle famiglie, passando per i singoli visitatori, divulgando puntualmente una materia così vasta come l’astronomia e fornendo i corretti strumenti di interpretazione e le conoscenze specifiche rispetto agli aspetti scientifici, fisici e storici”.

Spiega la direttrice del Museo civico di Montebelluna, Monica Celi: “Questa è una mostra a misura di tutti: bambini e adulti e anche delle persone con disabilità. Sono infatti utilizzati linguaggi diversi che si adattano ai diversi target a seconda degli stili di apprendimento di ogni persona. L’ampia esperienza maturata dal Museo in questi anni, attraverso una formazione specifica seguita in ambito internazionale, ci ha permesso di costruire codici di comunicazione differenziati e tarati sui visitatori. All’interno della mostra sono così previsti percorsi paralleli in relazione alle fasce d’età ed una particolare attenzione è stata posta nel rendere il percorso della mostra fruibile anche da ipo e non vedenti mentre per le persone sorde sono disponibili delle proposte specifiche con video informativi che utilizzano la lingua dei segni italiana”.

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