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Cronaca

I vigili del fuoco a lezione di autismo in un percorso con la fondazione "Oltre il labirinto"

Il comandante Nicola Micele: "Nell’ordinaria attività di soccorso dobbiamo confrontarci con situazioni che presentano rischi di varia natura, a volte non riconoscibili con immediatezza"

TREVISO Fondazione Oltre il Labirinto entra nella caserma provinciale dei Vigili del Fuoco di Treviso per un corso di formazione del personale operante all’interno del Corpo, volto a fornire strumenti e informazioni utili all’interazione con persone con autismo. Spesso la mancanza di accortezze o di atteggiamenti adeguati in un momento di emergenza o durante un intervento, può creare situazioni di tensione o pericolose.

Il corso si inserisce in un percorso formativo avviato da diversi anni dalle Forze dell’Ordine e di vari Enti Istituzionali per delineare protocolli condivisi e integrati, che si uniformino ai principi e alle più recenti linee guida nazionali e internazionali sull’autismo. Fondazione Oltre il Labirinto di Treviso ha fortemente voluto coinvolgere i Vigili del Fuoco, mettendo a disposizione i propri professionisti, per fornire un contributo di prevenzione utile a gestire situazioni di pericolo, in particolare alla presenza di persone con autismo.

E’ fondamentale per i soccorritori arrivare sul  luogo di un’emergenza  e mettere al sicuro le persone. In queste situazioni di rischio, è di vitale importanza che i Vigili del Fuoco siano in grado di identificare e poter gestire una persona con autismo. La formazione adeguata e la conoscenza dei disturbi dello spettro autistico può aiutarli a fronteggiare l'emergenza nel modo più efficace possibile. Le persone con autismo vengono identificate dal comportamento, non avendo particolari segni fisici distintivi, quindi la formazione sulle possibili reazioni e sulle caratteristiche comportamentali è fondamentale per poter essere loro d’aiuto.

«Nell’ordinaria attività di soccorso – ha affermato il Comandante Provinciale dei Vigili del fuoco di Treviso ing. Nicola Micele – il vigile del fuoco è chiamato a confrontarsi con situazioni che presentano rischi di varia natura, a volte non riconoscibili con immediatezza. L’evenienza di trasportare o semplicemente di assistere persone con esigenze speciali in caso d’incendio o altro tipo di emergenza è ricorrente e richiede metodiche e comportamenti specifici ed appropriati da parte dei soccorritori. In quale relazione d’aiuto deve mettersi il soccorritore nei confronti di chi ha necessità di supporti particolari? Da tempo il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è impegnato per la divulgazione di apposite metodiche di intervento, grazie all’impegno di tecnici VF specializzati che hanno acquisito specifiche competenze al riguardo. La giornata di formazione che si è tenuta oggi presso la caserma VVF di Treviso ha costituito una preziosa occasione per poter scambiare informazioni ed esperienze fra addetti ai lavori altamente qualificati »    

«Come Fondazione che rappresenta centinaia di famiglie in tutta Italia e come rappresentanti italiani di Autism-Europe, la più grande rete associativa europea di coordinamento per l’autismo, riteniamo sia giusto dare un supporto costruttivo, proattivo e di valore a chi è deputato a garantire la sicurezza e a gestire situazioni di pericolo – ha dichiarato Mario Paganessi Presidente di Fondazione Oltre il Labirinto - Negli Stati Uniti in numerosi Paesi la legge prevede che i funzionari di nuova assunzione vengano istruiti ad identificare e interagire con le persone autistiche. Altri Stati, poi, come la Florida, l’Indiana, il Maine, la North Carolina e la Pennsylvania addestrano le forze dell’ordine e danno loro formazione su questo tema. Nel New Jersey, infine, tutti gli addetti pubblici riconducibili a emergency workers [coloro che lavorano in situazioni di emergenza, N.d.R.] devono essere formati. Un bambino autistico ha un 50% di probabilità in più rispetto ad un coetaneo a sviluppo normotipico, di allontanarsi dalla propria casa e perdersi. Ancora più spaventoso: negli ultimi anni  l’annegamento accidentale nei bambini indica che il 91% dei decessi riguarda ragazzi con autismo  (dati che provengono direttamente dal National Autism Association USA)” ha concluso Mario Paganessi Presidente della Fondazione Oltre il Labirinto.

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