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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Crocetta del Montello

Villa Sandi: dopo il licenziamento di Andrea Perone, sindacati sul piede di guerra

Sigle di categoria pronte alla mobilitazione dopo l'incontro con i vertici dell'azienda trevigiana. Danilo Maggiore: “Siamo valutando l’impugnazione del licenziamento"

CROCETTA DEL MONTELLO Nulla di buono dall’incontro di giovedì 22 febbraio tra il sindacato (FLAI CGIL) e gli avvocati di Villa Sandi con Unindustria. Sul licenziamento di Andrea Perone, Rappresentanza Sindacale Unitaria della CGIL trevigiana, il sindacato ha ribadito l’illegittimità dell’atto e ha negato il nulla osta, mentre la dirigenza non ha fatto un passo indietro. Per la FLAI CGIL e la FAI CISL provinciali l’immotivato allontanamento di un rappresentante dei lavoratori, per di più senza un tentativo di ricollocamento mansionale che ne avrebbe scongiurato il licenziamento, si configura come attività antisindacale e così hanno annunciato di voler dare battaglia, in sede legale, richiamando all’applicazione dell’articolo 28, con il blocco della contrattazione aziendale fino alla mobilitazione dei lavoratori.

“Nessuna disponibilità al dialogo - hanno ribadito Danilo Maggiore, della FLAI CGIL di Treviso, e Andrea Meneghel della segreteria FAI CISL Belluno Treviso -. L’evidenza di tale pratica sindacale e l’arroganza dell’azienda ci costringe a valutare l’azione legale e ad attivare forme di protesta. Per una ditta in fase di espansione, il licenziamento, per di più senza nessun confronto, di un dipendente assunto da dieci anni non è giustificato dagli investimenti in automazione. La possibilità di essere ricollocato all’interno della produzione c’è ma non se ne vuole parlare. Tale atteggiamento non lascia spazio che a una sola interpretazione, la più grave, quella di attività antisindacale. Non possiamo accettare - sottolineano i sindacalisti - che queste modalità vessatorie prendano piede in questa come in nessuna azienda del nostro territorio, dove il rapporto tra le Organizzazioni Sindacali e le parti datoriali, quando sereno e schietto, produce valore per tutti”. “Per questa ragione - concludono Maggiore e Meneghel – attiveremo tutte le forme di protesta possibili”.

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