Due tragiche storie di violenza domestica arrivano da Volpago del Montello e da Treviso. Nel giro di poche ore i Carabinieri hanno arrestato un marocchino di 60 anni e un moldavo di 34, entrambi incapaci di rassegnarsi all'idea che le compagne aspirassero a una vita "normale".

L'episodio più grave è quello accaduto a Volpago e avente come protagonista in sessantenne. L'uomo non si capacitava del fatto che la moglie, una connazionale di 56 anni, volessere vivere all'occidentale. Stanca di subire le prepotenze del marito, a dicembre la donna aveva avviato l'iter burocratico per ottenere la separazione. Era stato l'inizion di un calvario.

Minacce e percosse si erano susseguite, fino a culminare nell'aggressione di ieri sera. Il sessantenne ha massacrato la moglie di calci e pugni. A mettere fine all'inferno, l'arrivo dei medici del Suem 118, che hanno trasportato la vittima in ospedale, con un trauma cranico e contusioni in tutto il corpo, mentre l'uomo veniva arrestato.

Analoga la storia di violenze vissuta da un'impiegata moldava di 46 anni, di Treviso. La donna aveva scoperto che il fidanzato, un carpentiere di 34 anni anch'egli moldavo, aveva una propria famiglia, con tanto di moglie e figli. Perciò aveva deciso di troncare.

Ma lui non era d'accordo. Per settimane ha tormentato la ex fidanzata e l'altra notte si è piazzato sotto casa sua, fino a quando la donna non è stata costretta a scendere. Allora l'uomo si è scagliato su di lei, colendola violentemente con calci e schiaffi, per poi sfogarsi con la sua auto. Il mattino seguente il trentaquattrenne è stato fermato dai Carabinieri di Treviso e arrestato.

Di fronte all'aumento degli episodi di violenza domestica, il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, il colonnello Gianfranco Lusito, ha lanciato un appello alle donne: "Le invito a trovare il coraggio di denunciare le violenze in casa, rivolgendosi ai Carabinieri - ha detto - per evitare che situazioni di disagio e di difficoltà vissute in famiglia possano sfociare in drammi ulteriori".