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Cronaca

Viticoltura in Veneto: per i nuovi impianti saranno adottati criteri di anti-concentrazione

La Giunta della Regione Veneto ha approvato i nuovi criteri di priorità, l'assessore all'agricoltura Giuseppe Pan: "Col 2017 daremo più possibilità alle piccole e medie aziende"

TREVISO La Giunta regionale del Veneto ha approvato i criteri di priorità per autorizzare nuove superfici vitate per il 2017. Ne dà notizia l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan, autore del provvedimento che dovrà regolare i nuovi impianti di vite da vino, ora trasmesso al Ministero per le politiche agricole.

Rispetto allo scorso anno, quando il sistema adottato ha consentito di soddisfare appena il 2,5% delle superfici richieste, cioè 250 metri quadrati per ogni ettaro richiesto dai viticoltori veneti – spiega l’assessore Pan – il Veneto, in accordo con le organizzazioni professionali del settore, ha comunicato al Ministero per le politiche agricole che quest’anno applicherà un limite massimo per domanda, pari alla media delle superfici richieste, qualora le richieste ammissibili superino di tre volte la superficie disponibile”.

Il sistema autorizzativo adottato dalla Giunta regionale per l’anno in corso assegna criteri di priorità alle aziende viticole che, al momento della presentazione della domanda di nuovi impianti, hanno una superficie totale aziendale compresa tra 0,5 e i 20 ettari e la cui superficie vitata non fruisca delle esenzioni previste dal regolamento Ue 2015/560.

Il sistema viticolo veneto – prosegue l’assessore - è caratterizzato da una grande dinamicità e dalla continua crescita del proprio potenziale produttivo e necessita, quindi, di un sistema autorizzativo che riconosca e promuova il tessuto aziendale tipico della nostra regione, fatto di aziende di medio-piccole dimensioni che garantiscono una gestione attenta delle colture e il rispetto dell’impatto ambientale. I criteri in vigore sino al 2016, invece, hanno favorito concentrazioni e fenomeni di accaparramento delle autorizzazioni”.

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