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Cronaca

Rapine, furti e violenze a Treviso, Luca Zaia insorge: "Dov'è lo Stato?"

"Basta leggere i giornali e si vede come Treviso ormai abbia il record di episodi di malvivenza in tutto il Veneto. Dobbiamo dire basta"

TREVISO - "È sufficiente scorrere i giornali per capire che siamo di fronte a un vero e proprio bollettino di guerra. La delinquenza scatenata domina ormai incontrastata i nostri territori e le forze dell'ordine, lasciate senza mezzi e risorse dagli scellerati tagli di un governo abituato a far spallucce e sottovalutare gli allarmi sociali, non riescono più a far argine. E leggi inadeguate, cui si aggiunge la drammatica situazione di sovraffollamento delle carceri, non consentono più di dare certezza che le pene vengano scontate".

Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, torna ad alzare la voce contro la vera e propria ondata di episodi delittuosi che riempiono le cronache dei giornali. "Oggi tocca a Treviso il triste record di eventi delinquenziali e ferocia criminale - prosegue Zaia - Scorriamo i titoli dei giornali: rapina violenta in pizzeria a Castelfranco, botte al titolare e fuga con l"incasso. La gente ha paura, testimoniano i cronisti: mai vista prima tanta violenza. Un altro autista di bus aggredito: chiede il biglietto e si prende sputi e insulti da uno straniero. Furti a raffica: sos dal quartiere centrosud di Mogliano. Baby gang scatenata: non pagano il biglietto e aggrediscono i capitreno sulla Oderzo Portogruaro. Ladri in casa a Mogliano, via tutto, un anziano sul lastrico. Era uscito due ore tra le 18 e le 20... E lo stesso andazzo è riscontrabile quasi in tutte le altre province, con bancomat allegramente fatti saltare ogni notte (Rovigo), furti, rapine, violenze ai danni di inermi e stupefatti cittadini...".

"Dov'è finita la sicurezza? Dove è finito lo Stato? Dove sono finiti i soldi dei veneti visto che Polizia non ha neanche la benzina per le auto e le divise? - conclude Zaia - È ora di dire basta. Il governo vari provvedimenti che diano immediati poteri straordinari alle forze dell'ordine, faccia scendere nelle strade l'esercito invece di lasciare i soldati a svolgere inutili servizi o altrettanto inutili missioni estere, metta mano a un piano di rafforzamento delle carceri, identifichi e rispedisca a casa le migliaia di profughi che girano per l'Italia senza identità. Perché qui se ne esce in un modo solo: facendo sentire la mano dura dello Stato, altrimenti come confessavano l'altro giorno quei due delinquenti rumeni, l'Italia e il Veneto diverranno la discarica di tutta la malavita europea. Perché venire a delinquere qui conviene. Eccome...".

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