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Cronaca

Ztl: “Dateci l’ex Telecom, vogliamo legalizzazione del cambiamento”

Il collettivo si prepara per l'assemblea pubblica di sabato 29 giugno ai giardini di Sant'Andrea e fa un appello alla nuova amministrazione per ottenere uno spazio da gestire autonomamente

“L’11 giugno Treviso ha cessato di essere la città del razzismo, dell’omofobia e delle nostalgie fasciste. Siamo fieri di essere stati parte della demistificazione del vangelo apocrifo dello Sceriffo Giancarlo Gentilini”.

Inizia con queste parole un comunicato diffuso dal collettivo Ztl Wake Up, che si riunirà sabato 29 giugno per un’assemblea pubblica ai giardini di Sant’Andrea a Treviso.

Secondo i rappresentanti del collettivo, il cambiamento verificatosi con le elezioni amministrative a Treviso è stato positivo, ma adesso il gruppo chiede risposte: “Vogliamo essere ascoltati e ottenere uno spazio autogestito, ci piacerebbe l’ex Telecom”.

Gli spazi pubblici inutilizzati sarebbero, al momento, 80. Ma i ragazzi di Ztl ne vorrebbero uno ben preciso e, soprattutto, da gestire autonomamente.”Abbiamo bisogno di un dialogo con l’amministrazione e faremo di tutto per ottenere un confronto” dichiarano, oltre ad aver già inviato diverse email alla giunta e al Sindaco Giovanni Manildo, invitandolo personalmente alla pubblica assemblea di sabato 29 giugno.

Noi rappresentiamo una fetta di giovani che vogliono un cambiamento, ma non è detto che questo avvenga legalmente. Alcuni cambiamenti, nella storia, sono iniziati con azioni illegali”. I ragazzi vorrebbero la “legalizzazione del cambiamento”, ma chiedono, altrettanto, l’autonomia dall’amministrazione comunale. 

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