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Cucina Asolo

Cocofungo 2018: alla Locanda Baggio l'inizio della 42^ edizione del viaggio gourmet

Il menu “Da Asolo al Grappa – Acqua, terra, persone, ingredienti” ha evidenziato la grande attenzione di chef Nino Baggio per le produzioni locali

Ha conquistato il pubblico delle prime due serate della 42ma edizione di Cocofungo, Antonietta, Cristina e Nino Baggio. “Debuttanti” nella rassegna, giovedì 20 e venerdì 21 settembre hanno ospitato nella loro bella Locanda Baggio, a due passi da Asolo, l’avvio ufficiale della manifestazione gastronomica più longeva d’Italia, con accenti territoriali gourmet di grande spessore. Il menu “Da Asolo al Grappa – Acqua, terra, persone, ingredienti” ha evidenziato la grande attenzione di chef Nino Baggio per le produzioni locali, e quanto l’attinenza al tema che il gruppo Cocofungo si è dato per questa edizione – Naturalmente – sia stato per lui attentamente studiato e gustosamente svolto.

Dopo il sontuoso buffet in giardino, nelle accoglienti atmosfere delle sale della locanda si sono potuti apprezzare piatti come la trota iridea in tartare, salsa di mela, creme fraiche, le sue uova, calendula, malva e fiordaliso; gli gnudi con ricotta di malga, brodo affumicato di porcini e larice, tartufo nero e lichene; il maialino da latte arrosto, spaghetti di patate del Montello, zucca violina, finferli e il suo brodo, e il suadente biancomangiare alla vaniglia, ananas e lime cremoso di cocco e mango, con mela di Monfumo sautè e friabile di mandorle. Complessità, ricchezza di ingredienti anche rari personalmente scovati da chef Nino tra le sue amate colline  (dove, va ricordato, quest’anno festeggia i quarant’anni di attività ristorativa) e un gusto estetico al limite del maniacale hanno sorpreso e conquistato i presenti. Ma a lasciarli a bocca aperta è stato il porcino farcito con crema di Morlacco, polenta dorata, lumache, pino mugo ed erbe selvatiche: un fungo così, svuotato e pazientemente riempito di delizie, non si rivedrà facilmente.

A completare la sontuosa serata, l’accoglienza di Antonietta e Cristina a coordinare un servizio premuroso e molto giovane (come la brigata di cucina) e la partecipazione di numerosi ristoratori del gruppo, a sottolineare la coesione, la progettualità comune e l’effervescenza che li anima dopo ben 42 anni di proposte, come ha sapientemente sottolineato Claudio De Stefani, puntuale e brillante conduttore delle serate. Cocofungo 42 prosegue con i prossimi appuntamenti, già da tempo fissati e “presi di mira” dalle prenotazioni: Marcandole di Salgareda (mercoledì 26 e venerdì 28 settembre), Le Calandrine di Cimadolmo (mercoledì 3 e giovedì 4 ottobre), Castelbrando a Cison di Valmarino (venerdì 12 ottobre), Der Katzlmacher di Monaco di Baviera (l’ambasciatore di CocoFungo in Germania dedicherà alla rassegna le serate di mercoledì 17 e giovedì 18 ottobre), Barbesin di Castelfranco Veneto (giovedì 18 e venerdì 19 ottobre) e Da Gigetto di Miane (che come di consueto concluderà la rassegna con tre appuntamenti: lunedì 22, giovedì 25 e venerdì 26 ottobre).

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