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Via alla caccia, gli animalisti: «Basta cacciatori in regione Veneto»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Domenica è prevista l'apertura della Caccia in Veneto, l'evento più nefasto dell'anno per questa regione, la caccia è una forma di sadismo, una manifestazione di crudeltà e disprezzo della vita, una lotta impari tra l'uomo e l'animale, persone prive dei requisiti etici necessari ad educare le future generazioni al rispetto per la vita, per questo noi siamo da sempre per l'abolizione della caccia. E' il momento che finalmente questa Regione diventi una regione con sensibilità animalista ed ambientalista. La Commissione Europea e il ministro dell’Ambiente ha chiesto la correzione del calendario venatorio Veneto per fermare l'anticipazione della caccia alla pavoncella e moriglione. La Lega e Fratelli d'Italia sono i partiti responsabili di curare gli interessi dei cacciatori. Il calendario venatorio della Regione non tiene in considerazione il parere dell’Istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale (Ispra), e va contro le direttive europee sulla tutela della fauna selvatica, consentendo di cacciare anche specie rarissime come il combattente e moriglione e come il colombaccio. Al momento l’attuale calendario venatorio permette di sparare al moriglione e alla pavoncella, dal 15 settembre al 30 gennaio, anziché dal 1 ottobre al 20 gennaio, come raccomandato da Ispra, e per il moriglione aveva inoltre chiesto un carniere limitato di massimo due soggetti al giorno per cacciatore e di 10 per tutta la stagione venatoria; la Regione Veneto a guida Leghista invece ha alzato i limiti fino a 40 capi, evidenziando una sudditanza verso la lobby delle armi e delle associazioni venatorie. Dall'Europa, è arrivato il cartellino rosso da Bruxelles e da Roma, visto l’inserimento di pavoncella e moriglione nelle liste di protezione dell’Aewa (Accordo euroasiatico per gli uccelli migratori). Entrambi sono classificati come specie minacciate da BirdLife international, una condizione condivisa con altre tre specie cacciabili in Italia, ovvero coturnice, tordo sassello e tortora selvatica a cui andrebbe garantita una protezione integrale. Il Veneto invece in controtendenza si distingue con la caccia alla tortora selvatica anche in preapertura. Ogni anno la stessa cosa, oltre al danno, anche il vanto per aver approvato la preapertura per specie che in questo periodo hanno ancora i piccoli, condannando ad morte di stenti anche loro. E' giunto il momento di smettere di voltare la testa dall'altra parte, ci sono abitudini che vanno cambiate, la caccia non è uno sport, sparare vigliaccamente alle spalle di un povero essere innocente non è sport è barbarie. L'uomo è l'unico essere vivente al mondo che uccide non per fame ma per diletto! E nessuno al giorno d'oggi va più a caccia per fame, perchè è costoso, costano le armi, le licenze, e sicuramente è solo un esercizio di prepotenza e morte, non è un caso che le associazioni venatorie siano sostenute da partiti o movimenti, dove il rispetto per la vita ed il prossimo spesso è latente... Noi lotteremo per far si che prevalga il bon senso, la sensibilità, e per far si che ogni persona apra il cuore e gli occhi e si arrivi al sogno dell'abolizione della caccia! Questo il nostro intento! Christian Badin - Coordinatore Regionale Veneto Movimento Animalista Coordinatore Lega Italiana difesa animali e ambiente

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