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Economia

Quarant'anni di Azove: "Continuiamo sulla via dell'aggregazione"

Sabato 12 ottobre il gruppo ha festeggiato i 40 anni di attività a Ospedaletto Euganeo (PD)

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Erano oltre 400 le persone che sabato mattina 12 ottobre hanno partecipato ad Ospedaletto Euganeo (PD) all'evento per i 40 anni di attività del Gruppo Azove, la più grande organizzazione produttori di carni bovine del Veneto, 150 soci, che nel 2012 ha registrato un fatturato consolidato superiore ai 135 milioni di euro, con una produzione annua di circa 50mila vitelloni.

"Negli anni abbiamo saputo registrare buone performance - ha introdotto il presidente del Gruppo Azove, Fabio Scomparin - nella consapevolezza che non si può mai stare fermi, bensì occorre essere aperti al cambiamento, per proporre al socio-allevatore servizi sempre più competitivi e all'avanguardia, così come al consumatore finale carni rosse garantite, buone e genuine.

Confermiamo il nostro ruolo di organizzazione produttori, di gestore dell'intera filiera, compresa la macellazione e distribuzione delle carni, supportati dalle certificazioni di processo e di prodotto. In particolare, tramite la divisione commerciale Azove Carni, con stabilimento a Loria (TV), dal 2010 macelliamo, lavoriamo e vendiamo il prodotto finito direttamente ai canali distributivi (Gdo, normal trade, Horeca), con ottimi risultati complessivi. Tanto che nel 2013, rispetto allo scorso anno, in Azove Carni registreremo un +70%, con una crescita di fatturato da 26 a 40 milioni di euro".

Infine, il presidente Scomparin ha ricordato che "Azove è un'organizzazione aperta a tutti gli allevatori di bovini da carne che vedono nell'aggregazione un vantaggio ed un punto di forza".

Di aggregazione, dell'importanza di andare in gruppo e fare squadra, hanno parlato praticamente tutti gli intervenuti all'evento.

Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative, ha infatti esordito dicendo che "la politica delle cosiddette accoppiate sarà il futuro. L'individualismo deve essere superato, perché solo l'unione fa la forza, anche in agricoltura. Un plauso ad Azove per aver sempre perseguito nel mercato la strada dell'autonomia e dell'efficienza, senza fermarsi all'assistenzialismo, dove le cose si fanno esclusivamente in presenza di contributi statali".

Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, collegato in videoconferenza con gli ospiti di Azove, ha ricordato che "la riforma della PAC (politica agricola comune) sarà il tema dei prossimi anni, per agire in modo strategico, facendo le scelte giuste. Per Azove essere già un'organizzazione produttori (OP) ufficialmente riconosciuta, sarà un vantaggio concreto, in quanto l'Unione Europea concentrerà i finanziamenti proprio nei confronti di realtà unite ed organizzate come Azove".

Franco Manzato, assessore regionale all'Agricoltura, ha commentato: "Il 40esimo di Azove è un'occasione per ripercorrere quasi mezzo secolo di storia della zootecnia da carne veneta. Un settore che nel tempo è cresciuto e si è sviluppato, sulla base di innovazioni, ricerche e tecnologie di allevamento ed alimentari legate all'agricoltura di territorio. Il sistema dei prodotti zootecnici, per il Veneto, a prezzi correnti e dati 2012, vale all'incirca 2 miliardi e 280 milioni di euro, dei quali 425,6 milioni per il lattiero-caseario".

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