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Economia

Crisi, Cgil: "Nel 2012 settemila lavoratori trevigiani in mobilità"

Diffusi da Cgil Treviso i dati occupazionali del 2012 nella Marca trevigiana. Le aree più colpite dalla crisi sono il capoluogo, Conegliano-Pieve di Soligo e la Castellana

Oltre 7mila lavoratori in mobilità e 4milioni di ore di Cig nella Marca trevigiana nel 2012.

Il dato emerge da un'analisi della Cgil trevigiana la quale evidenzia che ci sono più disoccupati senza coperture economiche. Infatti, se il numero di lavoratori usciti dal mercato del lavoro resta sostanzialmente costante rispetto al 2011, si divarica la forbice tra gli iscritti alla mobilità con indennità, che passano da 3.016 a 2.085, e senza indennità che da 4.227 nel 2011 arrivano a quota 5.286 nel 2012.

I NUMERI - Raffrontando gli ultimi due anni (2011-2012) rimangono complessivamente invariati sia il rapporto tra il numero di lavoratori in mobilità italiani e stranieri (il 73% per i primi e il 26% per i secondi), sia il rapporto tra donne e uomini, rispettivamente 40% e 60% del totale iscrizioni alla mobilità.

La più colpita è la fascia d'età che va dai 31 ai 50 anni, ed in particolare gli uomini che rappresentano da soli il 38,7% del totale dei lavoratori interessati alla mobilità.

Sono i due quadrimestri a cavallo tra il 2011 e il 2012 il periodo più duro dall'inizio della crisi: 6.139 posti persi (2.880 settembre-dicembre 2011 e 3.259 gennaio-aprile 2012).

LA MAPPA - Le aree più colpite sono Treviso e il suo interland (2.848 in mobilità) e l'area Conegliano-Pieve Soligo (1.301 fuoriuscite), poi Castelfranco Veneto (-1.289 posti).

I SETTORI - E' comunque il commercio nel capoluogo ad essere stato maggiormente colpito: -440 posti di lavoro senza tutele e altri 58 coperti da ammortizzatori economici. Nella Marca sono stati oltre mille i posti persi nel commercio, secondo in classifica dietro all'edilizia (-1.174 posti) e il metalmeccanico (1.551 lavoratori in mobilità).

In grande difficoltà anche l'industria del legno e il tessile-abbigliamento-calzaturiero. Nel 2012 record di ore di cassa integrazione ordinaria con 4.171.300 ore autorizzate per un totale di 17.279 lavoratori e 1.010 aziende. Picco a maggio con 565mila ore bruciate. A usufruire maggiormente della Cig il legno (1.374.765 ore) e metalmeccanica (1.347.473 ore).

"Quello che rischiamo - rileva Giacomo Vendrame, segretario della Cgil trevigiana - non è solo la distruzione del nostro tessuto produttivo, ma la cancellazione progressiva di quel know how e saper fare che ha permesso di realizzare il modello della pmi e creato una ricchezza diffusa nel nostro territorio. Dobbiamo invertire questo trend - osserva Vendrame - con il rilancio del pubblico e con politiche industriali di sviluppo volti alla creazione di buona occupazione, posti di lavoro veri, con contratti solidi e con la possibilità di crescita non solo dal punto vista del reddito ma anche sociale". (ANSA)

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