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Economia

Autovelox in tangenziale, in un anno Comune triplica le entrate

Nel 2012 il Comune di Treviso ha staccato multe per oltre 9 milioni di euro, il triplo rispetto al 2011. Merito dei quattro autovelox installati in tangenziale

Installati un anno fa, i quattro autovelox in tangenziale a Treviso hanno fatto triplicare le entrate di Ca' Sugana.

Secondo il bilancio consuntivo approvato dalla giunta nei giorni scorsi, il Comune dovrebbe incassare oltre 9 milioni di euro tra le multe elevate nel 2012 e quelle arretrate degli anni precedenti. Il triplo rispetto alla somma del 2011.

Gran parte degli introiti provengono dai quattro autovelox installati in tangenziale a San Giuseppe, San Lazzaro, Santa Maria del Sile e in zona ospedale.

Ca' Sugana ringrazia dunque la difficoltà degli automobilisti, trevigiani e non, a rispettare il limite dei 90 chilometri orari e la normativa che ha imposto all'amministrazione di togliere i rilevatori di velocità dal Put.

"E’ indubbio che lo spostamento degli autovelox dal Put alla tangenziale abbia portato un notevole vantaggio economico alle casse comunali - commenta critico Luigi Calesso, candidato consigliere per "Impegno civile" - C’è da chiedersi, però, se lo scopo principale di questi strumenti sia quello di rimpinguare le casse del Comune o piuttosto quello di svolgere una azione di dissuasione nei confronti degli automobilisti che premono troppo il pedale dell’acceleratore".

Trasferiti gli autovelox, dunque, resta il problema della sicurezza in città: "Se gli autovelox si sono rivelati efficaci nella prevenzione della incidentalità stradale lungo la circonvallazione esterna alle mura - prosegue Calesso - il problema da risolvere non è quello di collocare altrove i rilevatori di velocità, ma di organizzare un costante sistema di sorveglianza sul Put che, attraverso pattuglie munite di telelaser, 'sostituisca' gli autovelox rivelatisi 'illegittimi'".

"Se invece l’amministrazione si limita a piazzare gli autovelox in tangenziale - conclude - il sospetto che nasce è che il vero scopo dell’operazione sia stato e sia quello di far entrare nelle casse comunale quel milione di euro all’anno che veniva garantito dalle multe elevate tramite gli autovelox stessi".

Se i 9 milioni di euro entreranno effettivamente nelle casse di Ca' Sugana, tuttavia, non è cosa certa. Insieme alle multe, infatti, negli ultimi anni sono aumentati anche i casi di contravvenzioni non pagate, soprattutto con l'acuirsi della crisi. Il guadagno del Comune, dunque, resta al momento solo virtuale.

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