Tasse, associazioni di categoria e sindacati contro aumento dell'Imu

Altolà agli aumenti dell'Imu, che i Comuni stanno valutando in questi giorni, da parte delle Associazioni di Categoria e Sindacali trevigiane, unite per chiedere alle Amministrazioni di valutare bene l'impatto di un ulteriore aumento della pressione fiscale su cittadini e imprese alle prese con gli effetti gravissimi della crisi economica.

E' stata inviata una lettera ai sindaci dei 95 Comuni della provincia di Treviso per esprimere il disagio per la situazione e la rinnovare la richiesta di applicare l'imposta ai minimi previsti.

A sottoscriverla Ance Treviso, Artigianato Trevigiano-Casartigiani, Cia, Cna Treviso, Coldiretti, Confagricoltura Treviso, Confartigianato Marca Trevigiana, Confcooperative, Confesercenti Treviso, Unascom Confcommercio Treviso, Unindustria Treviso, Usarci, Cgil, Cisl, Uil.

"Pur comprendendo le difficoltà delle Amministrazioni Comunali a realizzare gli obbiettivi di pareggio dei propri bilanci - si sottolinea nella missiva - stante la perdurante e allarmante situazione economica e finanziaria", le associazioni ribadiscono una serie di richieste.

Da quella di contenere la pressione tributaria mediante l'applicazione dell'aliquota minima dell'Imu nel rispetto del valore e del ruolo sociale ed economico delle imprese e della tutela del reddito delle famiglie a quella di valutare con particolare attenzione l'impatto che una aliquota "maggiore" potrebbe avere sull'economia del territorio.

Dal favorire attraverso aggregazioni di servizi e la centralizzazione degli acquisti le economie di scala volte ad assicurare un contenimento delle spese all'utilizzo del gettito dell'Imu in modo razionale e responsabile, finalizzandolo ai servizi che possono dare sostegno nella difficile fase attuale e rilanciare le prospettive di sviluppo socioeconomico. (ANSA)