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Economia

Le parole di Di Maio su Atlantia? «Un danno alla reputazione di tutta l’industria italiana»

L'opinione di Maria Cristina Piovesana, Presidente di Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso

Le parole di Luigi Di Maio su Atlantia sono la conferma di una palese inadeguatezza del Ministro nel capire e gestire questioni delicate e soprattutto nel  governare l’economia del Paese. Queste prese di posizione e dichiarazioni intempestive e improvvide sono la manifestazione di un pregiudizio anti –imprese di questo Governo che abbiamo più volte denunciato. E suona falso e opportunistico quanto disse il Ministro all’Assemblea di Confindustria, mentre invece torna  ora a manifestarsi lo stesso Di Maio che aveva riservato alle migliaia di imprenditori, che con i loro collaboratori stanno faticosamente tenendo in piedi l’economia e l’occupazione nel Paese,  l’insulto di ‘prenditori’, slogan da campagna elettorale permanente che non si addice a chi sarebbe chiamato ad un alto compito istituzionale con la responsabilità di guidare Sviluppo Economico e Lavoro della seconda potenza manifatturiera d’Europa e tra le prime al mondo. Le parole su Atlantia sono state un danno alla reputazione di tutta l’industria italiana (come prima lo sono state le decisioni sull’ArcelorMittal di Taranto) e dimostrano scarsa consapevolezza sul valore di un player globale nelle infrastrutture, sul suo ruolo centrale per lo sviluppo futuro dell’Italia in un ambito strategico come la mobilità, scarso rispetto dei suoi investitori e dei suoi 30mila collaboratori. Un danno d’immagine che, a prescindere da eventuali responsabilità che la Magistratura deve ancora accertare, arriva da chi dovrebbe essere in prima linea nel tutelare e promuovere l’economia nazionale.

Maria Cristina Piovesana
Presidente di Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso

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