Autostrade, pedaggi aumentati fino al tredici per cento

Il 2011 si è chiuso con una stangata tanto puntuale quanto temuta. Sono aumentati i pedaggi autostradali, con percentuali che toccano il tredici per cento.

I dati resi noti venerdì scorso parlano di un rincaro medio del 12,93 per cento sulle tratte di Autovie Venete (A4, A23 e A28) tra Veneto e Friuli e del 7,45 per cento sulla A4 e sulla A31, tra Brescia e Padova. Meno vistosi gli aumenti sulle tratte gestite da Autostrade per l’Italia (A13, A23 e A27), che si attestano intorno al 3,51 per cento.

A rendere maggiori i rincari sulle strade di Autovie Venete è anche l’impegno finanziario per la terza corsia della Venezia-Trieste, che prevede un investimento di oltre due miliardi di euro. Tuttavia sul costo del pedaggio incidono anche il recupero dell’inflazione programmata e tutta una serie di variabili, dalla qualità del servizio e la pavimentazione al tasso di incidentalità. Autovia Venete spiega anche che il 2,5 per cento del denaro incamerato va ad Anas, l’Iva del 21 per cento allo Stato, mentre una parte è destinata alle opere di manutenzione.

Il 7,45 per cento di rincaro sulla Brescia-Padova, invece, si compone dell’1,47 per cento dell’inflazione programmata e del corrispettivo per i centonovanta milioni di euro investiti nell’anno appena trascorso.

L’aumento più contenuto, per quanto riguarda il Nord-Est, è quello di Autostrade per l’Italia. In questo caso l’1,99 per cento dell’aumento rappresenta gli investimenti di un miliardo e quattrocentomila euro, effettuati tra ottobre 2010 e ottobre 2011 per potenziare e migliorare la rete autostradale.

Resta invariato, invece, il pedaggio per il Passante. La società Concessioni Autostradali Venete, infatti, attende ancora l’approvazione della convenzione con Anas relativa agli interventi finanziari. Ottenuto il nulla osta, scatterà l’aumento anche per questo tratto.