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Economia Conegliano

Bilancio Prealpi 2014: 1,3 milioni di euro in beneficenza al territorio

CET 1 al 18,79%: "Necessaria l'autoriforma delle Bcc ma senza perdere i valori fondanti del modello cooperativo" così il presidente Carlo Antiga

CONEGLIANO "Una convinta difesa dei valori delle Bcc, base dalla quale partire per la necessaria autoriforma del credito cooperativo che però non deve snaturare le qualità di questi istituti di credito che in Italia vantano 1,2 milioni soci, in Veneto 137.000 e in Banca Prealpi 6.871". Un lungo intervento, quello del presidente della Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi, Carlo Antiga domenica alla Zoppas Arena di Conegliano durante l'assemblea generale con oltre 1100 soci presenti ad approvare il bilancio consultivo 2014. Antiga ha ripercorso la storia dell'istituto, ricordando la celebrazione, nel corso dell'anno passato, del 120° anniversario di fondazione della Cassa Rurale e Artigiana di Montaner, "un traguardo che ci dà stimolo per soffermaci ancora una volta su quei valori che hanno segnato le nostre origini e sono alla base della solidità e dei risultati odierni".

Risultati che parlano di utile netto oltre i 5,3 milioni di euro, fondi propri (ex patrimonio di vigilanza) saliti a 217,2 milioni di euro (+1,99%), capitale sociale aumentato del 4,57%, incremento della raccolta totale da clientela dell’11,54% (pari a 230 milioni di euro), risparmio gestito ed assicurativo cresciuto del 53,9%, CET1 (Common Equity Tier 1 ratio) al 18,79% e Totale Capital Ratio al 18,81%, in aumento di oltre un punto rispetto al 2013. Per quanto concerne la copertura di crediti deteriorati, tale indice è stato innalzato al 41,5 % del totale delle esposizioni deteriorate. "Oggi conservare vivo il legame con la nostra terra significa rinnovare quotidianamente quei valori e quel senso di appartenenza dai quali tutto ebbe origine - ha detto il presidente Antiga - un legame che ci permette di essere protagonisti di un’economia che seleziona i mezzi in coerenza con le finalità, che conosce la propria gente e che s’impegna a essere motore per lo sviluppo e il benessere della comunità. Per questo Banca Prealpi continua a essere parte attiva nel sostegno economico alle imprese, alle famiglie, alla rete delle associazioni locali del nostro territorio". Un impegno concreto da parte dell'istituto con sede a Tarzo che, in un anno, ha aumentato i crediti verso la clientela del 4,29% (+1,4 milioni di euro), riservando il 28,64% a famiglie consumatrici e ad altri soggetti e l'11,91 % alle famiglie produttrici, il 34,67% a imprese "corporate", il 10,49% a imprese "small business" e il 14,29% a società finanziarie. Importante anche l'anticipazione della cassa integrazione straordinaria e in deroga: complessivamente sono state esaminate 107 richieste per un totale di 612.030 euro assegnati. Non sono mancati, come per gli anni precedenti, la sospensione del pagamento della quota capita delle rate e l'allungamento dei finanziamenti alla Piccole Medie Imprese.

A fronte della riforma fortemente voluta dagli Organismi regolatori Europei e Nazionali, più che mai convinti della necessità di dare una veste maggiormente organica e sistemica al movimento cooperativo italiano, Banca Prealpi continua ad esser una banca del territorio, una banca di prossimità, "patrimonio delle comunità locali che deve essere difeso in quanto motore di democrazia e uguaglianza". A concretizzare queste linee guida la somma destinata al sostegno di iniziative sociali e culturali attuate nella comunità dagli enti e dalle associazioni di volontariato, che nel corso del 2014 ha superato 1,3 milioni di euro. Tra gli ambiti di intervento di maggior partecipazione, le iniziative sviluppate nell’ambito dello sport giovanile e della cultura sulle quali si è concentrato rispettivamente il 18,09% e il 15,84% delle risorse. Altra area di intervento rilevante è quella delle iniziative turistiche e per la promozione del territorio cui è stata destinata il 10,17% del totale erogato. A relazionare sul bilancio consuntivo 2014 sono stati, oltre al presidente, il direttore generale Girolamo Da Dalto e il presidente del collegio sindacale, Angelo Moschetta. Presenti anche i vicepresidenti Flavio Salvador e Gianpaolo De Luca.

Uno spazio importante, durante la mattinata, è stato dedicato al tema della trasformazione del movimento cooperativo, che in questi ultimi anni ha dovuto affrontare l’introduzione, da parte dell’Autorità Bancaria Europea, di innumerevoli regole vincolanti uniformi per tutti gli operatori e per tutti gli stati membri. “Non vi è ombra di dubbio della necessità, per le Bcc, di avere nuovi mezzi e strumenti finanziari per affrontare ad armi pari un mercato sempre più selettivo nei confronti degli intermediari bancari - ha aggiunto il presidente Carlo Antiga - per questo serve una riforma che da un lato le metta in “compliance” (conformità) normativa secondo i dettami previsti dal Regolatore Europeo e dall’altro promuova, per la Bcc, quella operatività che finora le è stata strumentalmente preclusa proprio per la sua natura di Banca locale. Non si può però pensare a una riforma avulsa dal contesto ed attenta solo al risultato normativo, in quanto le Bcc sono compenetrate nel tessuto sociale delle comunità, componenti irrinunciabili di quel Dna che dà vita alla nostra identità. In questo senso faccio appello a tutta la politica, in modo trasversale, perché responsabilmente sappia governare questo irrinunciabile cambiamento verso un futuro foriero di una cooperazione rinnovata sia nei mezzi che nella finalità, vero baluardo dell’economia locale all’interno però di un contesto che trova sempre maggiori sbocchi verso un’Europa che speriamo resti quella auspicata dai padri fondatori, un’Europa dei popoli, e non quella che sempre più siamo abituati a vedere e cioè un’Europa delle Multinazionali”.

Sabato mattina si è svolta infine anche l'elezione dei componenti del Collegio dei probiviri, che risulta ora composto da Alberto Sartorio (presidente), Gabriele Beggiato e Marco Pistritto (membri effettivi), Elisabetta Reato e Anna Scarpa (membri supplenti). 

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