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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Cison di Valmarino

"La precarietà dei giovani è una ferita per il sistema sociale e l’economia”

Il futuro del territorio al Consiglio generale della Cisl Belluno Treviso. Ai lavori ha partecipato la leader nazionale della Cisl Annamaria Furlan

CISON DI VALMARINO Lavoro, occupazione giovanile, relazioni sindacali, contrattazione sociale e riorganizzazione del sistema socio-sanitario. Molti i temi toccati oggi a Cison di Valmarino da Cinzia Bonan, Segretario generale della Cisl Belluno Treviso, nella relazione che ha aperto il primo Consiglio generale dopo il Congresso dello scorso marzo. Ai lavori ha partecipato la leader nazionale della Cisl Annamaria Furlan.

“Oggi è un momento di condivisione del percorso fatto fin qui – ha detto Bonan - e di definizione della progettualità che dobbiamo perseguire nel nostro lavoro quotidiano di dirigenti e di tutti coloro che apportano il loro contributo nella Cisl territoriale, per rafforzare ed espandere la nostra capacità di affrontare le complessità che questa epoca ci affida, e affermare, attraverso la rappresentanza e la partecipazione dei lavoratori, azioni volte a garantire l’equilibrio economico generale, l’equa distribuzione delle risorse e ad assicurare la coesione sociale”.

Un obiettivo per il quale è necessario “ripensare il lavoro, approcciando con maggiore convinzione tutte quelle forme smart che possono generare l’avvio di nuove modalità lavorative e garantire la capacità di bilanciare in maniera equilibrata il lavoro e la vita privata”. “Il tempo della ripresa – ha proseguito Bonan nella sua relazione – deve rinsaldare i principi di relazioni sindacali positive e fiduciarie tra tutti i soggetti di rappresentanza: siamo impegnati a portare avanti quotidianamente una diffusa contrattazione a tutti i livelli e, tavoli di trattativa con molti interlocutori per definire politiche per lo sviluppo sostenibile e la competitività nel sistema economico-sociale. Occorre investire sulla qualità e sulla stabilità del lavoro, in primis sul capitale umano: dobbiamo dare risposte ai giovani, perché la loro precarietà è una ferita per l’intero sistema sociale, per l’economia e tutti noi”.

Annamaria Furlan, nel concludere i lavori del mattino, ha espresso apprezzamento per la relazione di Bonan, “incentrata sul territorio, proprio come la Cisl è profondamente radicata nella comunità che rappresenta, in un modello di organizzazione sindacale che attraverso la leadership diffusa è inclusiva. Mettere al centro la persona, dopo tanti anni di crisi che hanno messo in discussione cosa vuole dire rappresentare bisogni ed esigenze, significa prendersi in carico la persona”. Rispetto alla contrattazione, Furlan ha affermato “la necessità di una contrattazione di secondo livello, sia nel pubblico che nel privato, tarata sui bisogni e la specificità di questo territorio”. Sull’autonomia, ha detto che “ci sono già temi su cui esercitarla, dalla gestione del mercato del lavoro, alla formazione professionale: basta saperli gestire”. Furlan si è infine soffermata sul tema delle pensioni e della Legge di bilancio 2018, in discussione in questi giorni al Senato. “Solo l’Italia incrocia le modifiche della legge Fornero all’aspettativa di vita. I lavori non sono tutti uguali. L’Ape social ha rimesso in discussione un assunto ingiusto, individuando una prima serie di categorie su cui riaprire le possibilità di uscita. Ora stiamo affrontando con il Governo il tema dell’aspettativa di vita: vanno identificate velocemente le categorie a rischio”.

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