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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Credito trevigiano: convocata l'assemblea straordinaria

Il 15 dicembre i soci della bcc trevigiana saranno chiamati all'approvazione delle ultime modifiche di bilancio e all'entrata in uno dei più importanti gruppi bancari nazionali

Il prossimo 15 dicembre i soci di Credito Trevigiano saranno chiamati all’assemblea straordinaria per l’approvazione delle modifiche statutarie e l’entrata in uno dei principali gruppi bancari nazionali forte di 750 mila soci e 2570 filiali distribuite in oltre 1700 comuni.

Di fatto “la prima Banca locale del Paese”. Un passaggio che segna una svolta epocale per la banca e che porta a compimento un processo avviato nei mesi scorsi. «La riforma - conferma Pietro Pignata presidente di Credito Trevigiano - non cancella la storia, la natura e la vocazione della Bcc, ma ne potenzia la solidità e Credito Trevigiano continuerà a fare, con maggior forza, quello che ha sempre fatto. L’entrata nel Gruppo Bancario Iccrea consentirà  alla nostra banca di garantire ai soci ed ai clienti un salto di qualità complessivo nel loro rapporto con l’Istituto. Le Bcc appartenenti al Gruppo, attraverso il sistema di garanzie reciproche tra Bcc, potranno offrire maggiore sicurezza per i risparmi, ma anche godere di una consistente ed efficace capacità di innovazione tecnologica, che permetterà di disporre di servizi sempre più al passo con i tempi». All’appuntamento asembleare, che sancirà l’adesione al Gruppo Bancario Iccrea, il Credito Trevigiano si presenterà con i conti in ordine. «Al 31 ottobre scorso - sottolinea Claudio Giacon direttore generale - le masse amministrate ammontano a 2,34 miliardi con volumi in crescita rispetto alla fine dello scorso anno sia per quanto riguarda gli impieghi: +1,77% che per la raccolta complessiva: +1,89%. In dettaglio la raccolta indiretta cresce dell’8,13% con una particolare performance del risparmio gestito che cresce di oltre 34 milioni di euro. L’ammontare del credito deteriorato anche nel 2018 registra una decisa riduzione mantenendo peraltro invariati e pienamente adeguati gli indici di copertura (Texas Ratio inferiore all’80%). L’utile netto in formazione risulta superiore alle ipotesi di budget ed a quello conseguito nel 2017. Le previsioni di fine anno sono dunque ritenute positive sia sotto l’aspetto economico che patrimoniale».

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