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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Crisi, per Cgil Treviso le risorse sono irrisorie per bonus assunzioni

Secondo Vendrame in provincia di Treviso, i fondi "non sarebbero sufficienti a riassorbire nemmeno i lavoratori licenziati dal solo settore edile o metalmeccanico o del commercio"

Il bonus introdotto di recente dal governo per cercare di compensare l'eliminazione di provvedimenti di defiscalizzazione per le assunzioni di persone provenienti dalle liste di mobilità secondo la Cgil di Treviso "non basterebbe, a livello regionale, per coprire i fabbisogni di una sola delle sette province".

Lo sostiene il segretario generale della Camera del lavoro trevigiana, Giacomo Vendrame, rilevando come, ad esempio, per una provincia come quella di Treviso, i fondi "non sarebbero sufficienti a riassorbire nemmeno i lavoratori licenziati dal solo settore edile o metalmeccanico o del commercio".

Il provvedimento, ricorda il segretario, prevede un incentivo, in forma capitaria, pari a 190 euro mensili per un periodo di 12 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato, e per un massimo di sei mesi in caso di assunzione a tempo determinato, anche part-time o a scopo di somministrazione, di lavoratori licenziati, nei dodici mesi precedenti l'assunzione, per riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di lavoro.

Ma 20 milioni di euro di incentivi per le aziende che assumeranno questi licenziati "sono una cifra a dir poco ridicola se spalmata sull'intero territorio nazionale. E' il tempo di concludere l'esasperata politica del rigore propugnata dal Governo Monti - conclude Vendrame - e trovare piattaforme condivise e investimenti strutturati per rilanciare l'occupazione, dare stabilità ai rapporti di lavoro e ai redditi delle nostre famiglie". (ANSA)

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