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Economia

Consulenti del lavoro contro Inps: "4mila aziende a rischio per burocrazia"

Il Presidente ANCL Treviso, Cesare Artico e la Presidente dell’Ordine Consulenti del Lavoro, Laura Dalla Torre lanciano l’allarme DURC e un appello all’INPS: “Dateci più tempo e flessibilità”

TREVISO — Quattromila aziende a rischio a causa della burocrazia. A lanciare l’allarme è il presidente Ancl Treviso, Cesare Artico. Dal 15 ottobre, infatti, è operativo all’Inps il nuovo sistema di gestione del “DURC interno”, procedura per l’individuazione e la contestazione delle situazioni di irregolarità incompatibili con i benefici normativi e contributivi, previsti in materia di lavoro e legislazione sociale. Concretamente, Inps dal 2012 ha interrotto i controlli relativi alla contribuzione e ai versamenti da parte di imprenditori e artigiani, per provvedere all’informatizzazione delle procedure. In questi giorni l’Ente sta predisponendo le eventuali note di rettifica, per sanare eventuali irregolarità, che dovranno essere regolarizzate entro 30 giorni.

“L’Inps si è riorganizzato dal punto di vista informatico, sospendendo dal Novembre 2012 tutti i controlli e le segnalazioni di eventuali errori di adempienze contributive da parte delle aziende. Le comunicazioni sono riprese dal 15 Ottobre, concedendo però solamente 30 giorni alle imprese per regolarizzare le proprie posizioni.  – spiega il Presidente ANCL Treviso Cesare Artico – Abbiamo quindi chiesto immediatamente una proroga nei tempi di regolarizzazione, che speriamo venga concessa. In provincia di Treviso come consulenti seguiamo circa il 50% delle imprese del territorio, pari a 12mila aziende tra artigiani, commercianti, mondo dello spettacolo, cooperative. Temiamo che circa il 30%, ovvero 4mila aziende, possa avere il semaforo rosso DURC  a metà Novembre.” Nello specifico, qualora non siano rilevate situazioni di irregolarità, viene immediatamente attivata all’interno del “Cassetto Previdenziale” una segnalazione positiva (semaforo verde), che assume il significato di DURC interno positivo. Il datore di lavoro potrà godere dei benefici che competerebbero per il mese in relazione al quale è attivato il semaforo verde.  Se, invece, vengono rilevate situazioni di irregolarità, si attiva all’interno del Cassetto Previdenziale una segnalazione di allarme temporaneo (semaforo giallo) e contemporaneamente viene inviata al datore di lavoro una comunicazione (detta “preavviso di DURC interno negativo”) recante l’indicazione delle irregolarità riscontrate con l’invito a regolarizzarle entro 15 giorni.

 “Quello che più ci preoccupa, di questo sistema completamente automatizzato, sono la complessità delle procedure, le difficoltà di reperire le informazioni, di procedere alle sistemazioni colloquiando con un sistema e i tempi di risposta. – afferma Laura Dalla Torre Presidente Ordine dei Consulenti del Lavoro di Treviso – Spesso non c’è dolo da parte delle aziende irregolari e, anzi, c’è la volontà di sistemare la propria posizione, certo i tempi ristretti e i metodi farraginosi spesso  non agevolano queste operazioni. Il rischio, reale e pesante, è di non ottenere via libera al DURC, con la conseguenza di essere esclusi da gare di appalto o bandi di concorso o, peggio ancora, vedersi sospesi i pagamenti di lavori già effettuati, da parte di committenti che, legittimamente, potrebbero sfruttare questa situazione. Crediamo, in ogni caso, che scaricare la responsabilità sulle imprese o sugli intermediari come noi, sia troppo facile. Stiamo notando che l’inoperatività è legata alla singola delega degli intermediari, cioè noi consulenti del lavoro, ma ci sembra opportuno sottolineare che due anni per l’ingegnerizzazione dei loro sistemi informatici interni e soli 30 giorni per regolarizzare le eventuali pratiche non corrette, sono un paradosso. ” “Un altro disservizio che crediamo importante far emergere è la mancata elaborazione dei flussi del mese di Agosto, ovvero i dati relativi a retribuzioni e contributi, che mensilmente siamo tenuti ad inviare all’INPS per conto delle aziende – dichiara Dalla Torre – Per un errore interno all’Ente previdenziale, i flussi di Agosto non sono stati abbinati e la conseguenza potrebbe ricadere sui lavoratori che, eventualmente, chiedessero il TFR accantonato al fondo tesoreria, disoccupazione, ammortizzatori sociali. Tutto ciò ci sembra molto grave e soprattutto irresponsabile da parte di alcuni dirigenti che, in nome della spendig review, continuano a diminuire i servizi all’utente e a scaricare la responsabilità sugli intermediari come noi. ”

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