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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Settore edilizia, legno e costruzioni: Potente confermato coordinatore della FILCA

Il Congresso ha confermato Marco Potente nel ruolo di coordinatore territoriale. Il 9-10 marzo, invece, ci sarà l'assemblea congressuale dei Pensionati Cisl

TREVISO Marco Potente è stato confermato Coordinatore responsabile territoriale della Filca Cisl Belluno Treviso, la Federazione di categoria che organizza gli addetti dell'edilizia, dell'industria del legno, del cemento, dei laterizi, del marmo e della pietra e che conta 9.344 lavoratori iscritti nelle province di Treviso e Belluno. La sua elezione è avvenuta venerdì pomeriggio al termine del Congresso che si è svolto a Belluno. Quello della Filca è stato l'ultimo dei Congressi delle categorie di lavoratori attivi della Cisl Belluno Treviso: ora toccherà alla Federazione dei Pensionati, il 9-10 a marzo a Cison, per poi lasciare spazio all'assemblea congressuale confederale il 30-31 marzo. 40 anni, trevigiano, Potente si è avvicinato al mondo sindacale nel 2002, entrando nella Filca Treviso e iniziando a lavorare come operatore sindacale nei cantieri edili. Nel 2007 l'ingresso nella Segreteria provinciale, dove ha ricoperto il ruolo di Segretario organizzativo anche dopo l'unificazione con Belluno. Nel giugno 2016 è stato eletto Coordinatore territoriale della Filca Belluno Treviso. Confermati in segreteria Roberto Martini e Alessandro Marcato.

“Durante il 2016 si sono concretizzati alcuni importanti segnali di ripresa - ha affermato Potente nella sua relazione aperta col ricordo di due sindacalisti della categoria mancati nel corso del 2016, Eddi Beniamino Toigo ed Ezio Agnoletti - A fianco a qualche crisi aziendale che ancora si manifesta c’è stata una netta frenata della cassa integrazione accompagnata anche da richieste di prestazioni lavorative straordinarie”. I settori seguiti dalla Filca però negli ultimi 8 anni hanno vissuto problemi enormi. “La crisi del settore - spiega Potente - è stata terribile ed ha segnato in modo indelebile ciascuno di noi che ha lavorato tutti i giorni per soccorrere lavoratori in difficoltà, sul punto di perdere il proprio lavoro, senza stipendi da mesi”.

Dal 2009 alla fine del 2016 il settore nella Marca ha segnato una perdita di aziende per Treviso pari al 23%, assestandosi nel 2016 a 1.856 aziende (20.000 addetti: nel 2001 erano più di 29.000) ripartite tra artigianato e industria. 435 le realtà aziendali a Belluno (1.400 addetti) di cui 10% industriali e 90% artigiane. “Un dato significativo per i nostri territori - prosegue Potente - è quello che determina il rapporto tra le aziende che producono mobili e quelle che fanno semilavorati e lavorazioni di supporto: mentre a livello nazionale le aziende che fabbricano mobili sono circa il 33%, sia a livello veneto che trevigiano questa percentuale si attesta ben oltre il 50%: questo significa che conserviamo ancora di gran lunga un certo monopolio del marchio”. Nella provincia di Belluno invece la lavorazione del legno segue la specificità del territorio e il settore lavora prevalentemente nell’indotto boschivo e nella sua trasformazione.

“Per quel che riguarda l’edilizia e tutta la sua filiera, quindi l’escavazione e la produzione di cemento, rileviamo una sostanziale stagnazione - conclude Potente - Il settore dall’inizio della crisi si è dimezzato. Così come si è dimezzata la produzione di cemento e gli addetti del settore. L’andamento del settore a Belluno ha visto un’ulteriore perdita del 10% anche nel corso del 2016”. Molti i punti toccati dalla relazione, dal “fronte contrattuale” - ancora aperto il rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia i cui negoziati stanno per partire - a quello della sicurezza sul lavoro - tema cruciale per il settore - fino ala formazione. 

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