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Economia Villorba

Crisi: i cervelli veneti emigrano all'estero, come un secolo fa

Stabilire delle cifre è ancora prematuro, ma la crisi che ha investito il Veneto sta innescando una nuova fuga dei cervelli nostrani all'estero

Non è l'epopea migratoria dei primi decenni del secolo scorso, ma nel Veneto riparte in piccoli numeri il fenomeno dell'emigrazione all'estero, cercata dai "cervelli" e dai giovani altamente scolarizzati che qui non trovano lavoro.

Di questo fenomeno in embrione si è parlato venerdì a Villorba, durante il settimo meeting del coordinamento dei Giovani Veneti nel Mondo.

Una situazione non ancora quantificabile numericamente. Ma che è stata segnalata direttamente dai discendenti degli emigrati veneti in Brasile, Argentina, Australia e Svizzera, contattati sempre più frequentemente dai nuovi "emigranti della crisi", per avere informazioni sui Paesi in crescita e appoggio logistico.

Caratteristiche molto differenti, quindi, dall'ondata dei migranti del secolo scorso: non di massa, ma di singole persone, per lo più giovani, con scolarità elevata (laurea o diploma) e spiccate professionalità. Tra loro i cosiddetti "cervelli", ma anche giovani imprenditori, che cercano l'occasione per impiantare un'azienda veneta oltre confine.

"E' una realtà che purtroppo tocchiamo con mano sempre più di frequente - ha detto l'assessore ai flussi migratori, Daniele Stival - e che rende se possibile ancora più preziosa la presenza e l'attività delle organizzazioni dei nostri giovani oriundi in tanti Paesi del mondo".

"Voi - ha sottolineato Stival, rivolgendosi ai delegati - siete di fatto vere e proprie antenne territoriali: chi meglio di voi può supportare questi nostri giovani che cercano all'estero la possibilità di mettere a frutto le loro conoscenze e professionalità?".

All'incontro di Villorba erano presenti 26 giovani delegati divisi tra rappresentanti delle Associazioni venete e di quelle operanti in Australia, Sudafrica, Brasile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Canada e Svizzera. Al centro del confronto, la prospettiva di sviluppare contatti e rapporti di tipo economico tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi all'estero attraverso specifici progetti, il rafforzamento dei contatti quotidiani sfruttando anche le nuove tecnologie messe a punto dalla Regione (il sito internet Veneti nel Mondo, Facebook e Youtube), la revisione della legge regionale di settore, approvata dalla Giunta in prima lettura.
(ANSA)

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