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Economia

Cna Treviso a Befera: “L’Italia è ancora lontana da un fisco amico”

Giuliano Rosolen (Cna Treviso) risponde al numero uno di Equitalia, Attilio Befera: non è Equitalia la causa dei suicidi, ma siamo ancora lontani dall'avere un fisco amico del contribuente

Giovedì scorso, a Treviso, il presidente di Equitalia nonché direttore della Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, aveva dichiarato che i suicidi avvenuti negli ultimi tempi non sono imputabili al fisco. Ieri, a stretto giro, è arrivata la risposta di Cna Treviso.

Befera, in occasione di un incontro nel capoluogo della Marca, aveva puntualizzato che “non c’è stato nessun suicidio a causa di Equitalia. Che la crisi provochi situazioni di sconforto lo riconosco – aveva aggiunto – e mi dispiace. Ma attribuire un rapporto diretto tra suicidi ed Equitalia è scorretto”.

Il numero uno di Equitalia aveva poi sottolineato come tanto l’agente quanto lo Stato abbiano cercato di andare incontro ai contribuenti, con misure quali la rateizzazione degli importi.

“Siamo convinti, come Befera, che chi si suicida non lo fa per colpa dell'Agenzia delle Entrate o di Equitalia e che pagare le tasse non sia un optional ma un dovere”, la replica di Giuliano Rosolen, direttore della Cna di Treviso.

Rosolen ha rilevato tuttavia che "siamo ancora molto lontani dall'avere in Italia un fisco 'amico' dei contribuenti, che presupponga la buona fede del cittadino, meno oneroso sotto il profilo degli adempimenti burocratici che si tramutano in sempre maggiori costi, inutili, per le imprese".

"Auspichiamo che Befera – ha aggiunto concludendo Rosolen - lavori in questa direzione, ad esempio adoperandosi per modificare quella norma che mette l'onere della prova in capo al contribuente".
 

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