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Ici sugli immobili ecclesiastici: Gobbo sposa la battaglia della Lega

Sugli immobili della Chiesa di Treviso potrebbe arrivare l'Ici. Il sindaco Gobbo sembra infatti d'accordo con la proposta della Lega e a Cà Sugana è stata presentata un'interrogazione in merito

Visti i tempi di crisi, la Lega Nord pensa di estendere i sacrifici chiesti dal Decreto "Salva Italia" anche alla Chiesa. E il sindaco di Treviso Gianpaolo Gobbo sembra approvare. "Se è possibile fare qualcosa, la faremo", ha affermato il primo cittadino trevigiano, incoraggiato dal "parliamone" del Cardinal Bagnasco.

Ma il Carroccio non è l'unico partito a ritenere improrogabile l'estensione dell'imposta comunale sugli immobili alla Curia. Sabato infatti, la Sinistra Trevigiana ha giocato d'anticipio con la presentazione, da parte del consigliere comunale Nicola Atalmi e di Luigi Calesso di Un'Altra Treviso, di un'interrogazione dal titolo "Il Comune faccia pagare l'Ici sugli edifici della Chiesa".

La normativa che esenta dal pagamento delle imposte sugli immobili di proprietà della Curia, si legge nell'interrogazione, "permette di fatto alla Chiesa, a parrocchie, a ordini religiosi e associazioni cattoliche di gestire attività economiche come alberghi, ostelli, negozi, centri sanitari a pagamento godento dell'esenzaione totale dall'Ici e parziale da altre imposte. Siamo di fronte a un chiaro privilegio".

"Alcuni giuristi – continuano Atalmi e Calesso - ritengono che l’esenzione dall’Ici per gli edifici utilizzati da enti ecclesiastici per finalità anche parzialmente economiche possa non essere applicata dai Comuni in quanto la Cassazione, con la sentenza 16.728 del 2010, ha sancito che tale esenzione si configura come 'aiuto di Stato' e contravviene all’articolo 108 del Trattato europeo. Alla luce di tali pareri, i Comuni potrebbero chiedere agli enti ecclesiastici proprietari di edifici ad uso commerciale il pagamento dell’Ici su tali immobili, compreso l’arretrato. E alcuni Comuni hanno già avviato le procedure per il recupero delle somme non incassate, come Verbania".

La Sinistra Trevigiana, perciò, chiede alla Giunta una lista degli immobili di Treviso di proprietà della Chiesa e di enti o associazioni cattolici e l'avvio di procedure per il recupero dell'Ici su tali immobili. Richieste che, sembra, Cà Sugana è pronta ad accogliere.

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