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Economia

Biogas, la nuova frontiera sono i sottoprodotti agricoli

Se ne è parlato mercoledì durante un incontro nella sede della Provincia di Treviso. Due i vantaggi: contenimento dell'impatto ambientale e riduzione dei cattivi odori

Sottoprodotti agricoli utilizzati per la produzione di biogas. È questa la nuova frontiera dello sviluppo economico per gli agricoltori italiani.

Se ne è discusso mercoledì 22 maggio durante un incontro in Provincia: le sostanze organiche avanzate dalle attività agricole e di allevamento possono essere sfruttate per generare energia attraverso i processi di digestione anaerobica. La procedura consiste nella produzione di energia e calore grazie alla fermentazione sottovuoto delle sostanze a una temperatura di circa 35 gradi.

"Questo processo ha un notevole impatto ambientale – commenta l’assessore provinciale all’ambiente Alberto Villanova – Oggi, a differenza del passato, si creano gli impianti di produzione in base ai prodotti utilizzati, che portano un enorme contributo alla diminuzione delle emissioni di gas serra nell’atmosfera".

Oltre all’impatto ambientale, questa nuova tendenza garantisce una notevole riduzione degli odori.

"Il nuovo processo di realizzazione degli impianti a biomassa permette agli agricoltori di riutilizzare gli scarti che prima dovevano essere smaltiti autonomamente", continua Villanova.

La green economy continua ad essere uno dei settori di maggiore sviluppo in Italia, e l’utilizzo dei sottoprodotti per la realizzazione di impianti a biogas sembra essere una delle nuove fonti di reddito per gli allevatori.

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