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Economia Fontanelle / Largo I Maggio

La "Sprint Form" lascia tutti a casa: la Cisl chiede la mobilità urgente

Francesco Orrù di FILCA Cisl Belluno Treviso: “Il curatore ha dato comunicazione dei licenziamenti, bloccando la produzione"

FONTANELLE Per effetto della procedura di fallimento in corso, Sprint Form doveva restituire ai dipendenti l’azienda (ex Mobil Record di Fontanelle) entro il prossimo 11 Dicembre, con la conseguente messa in mobilità dei lavoratori stessi. Nelle scorse settimane l’assetto societario dell’azienda era stato stravolto, nominando un nuovo amministratore e socio unico. I Sindacati, all’epoca del fatto, avevano richiesto e ottenuto un incontro con la proprietà, il curatore e Unindustria Treviso, perché fosse chiarita la situazione e creati i presupposti per attivare tutti gli ammortizzatori sociali necessari a tutelare i lavoratori.

“La sorpresa, della quale siamo venuti a conoscenza in questi giorni, è che il curatore fallimentare dott. Parpinel, su ordine del Tribunale, ha di fatto ripreso l’azienda con la forza, recandosi in Sprint Form con un ufficiale giudiziario – dichiarano Francesco Orrù Segretario Generale FILCA Cisl Belluno Treviso e Cristian dalla Pozza della Fillea Cgil Treviso  – Formalmente quindi, i dipendenti sono in carico al Tribunale. Come organizzazioni sindacali abbiamo chiesto al curatore fallimentare di attivare quanto prima la procedura di mobilità e lo stesso ci ha garantito che, nei primi giorni della prossima settimana, saremo in grado di tutelare i lavoratori con questi ammortizzatori sociali”.

Registriamo l’ennesimo fallimento nel settore legno arredo, con 96 persone che, dopo anni di lavoro e di formazione in questo comparto, si trovano in mobilità e con poche prospettive di reinserimento professionale, considerando che l’età media supera i 50 anni, e che la pensione è ancora lontana – proseguono i rappresentanti sindacali – Di fatto, come purtroppo è accaduto spesso in questi anni, questi soggetti si sentono dire di essere troppo vecchi per trovare un facile ricollocamento, ma ancora giovani per poter accedere alla pensione. Come Sindacati siamo quindi preoccupati  non solo per il lavoratori che seguiamo, ma anche per l’impatto sociale che può avere per le comunità circostanti. Sarà quindi una nostra priorità far attivare gli ammortizzatori sociali e contribuire poi alla formazione e riqualificazione dei 96 dipendenti coinvolti”.

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