Finisce l'avventura di Treviso Uno, licenziati i dipendenti

Finisce con una lettera di licenziamento ai dipendenti l'avventura di Treviso Uno, la televisione di Marca fondata dal re della carta Bruno Zago.

A renderlo noto sono i lavoratori stessi, che nei giorni scorsi si sono visti recapitare a casa le missive che comunicavano la fine anticipata del loro contratto di lavoro.

Dal 30 giugno prossimo resteranno disoccupati 14 tra giornalisti, tecnici e personale amministrativo, oltre a una serie di collaboratori esterni.

A novembre scorso c'era stato lo spegnimento improvviso del canale da parte del gruppo T-Vision, di proprietà della famiglia Panto, per questioni di natura economica. Il mese successivo, l'ammisistratore delegato della società, Benedetta Zago, e il socio di minoranza, il ragioniere Giovanni Zancopè, avevano sottoscritto con la Cgil di Treviso la richiesta di cassa integrazione straordinaria in deroga per tutti i dipendenti. 

Secondo i lavoratori - come si legge in una loro nota - "nonostante in un primo momento l'azienda si fosse mobilitata per cercare delle soluzioni alternative di trasmissione del segnale, ha poi repentinamente deciso la chiusura dell'emittente che ovviamente in soli due anni non poteva reggersi sulle proprie gambe".

"Progetti industriali nel settore televisivo prevedono infatti un diverso approccio, industriale, a lunga scadenza - osservano i lavoratori di Treviso Uno - E alla fine a pagare sono i dipendenti e collaboratori esterni, che avevano scommesso con entusiasmo e professionalità nella nuova tv, offrendo sempre la massima disponibilità".

Patron Zago, a mezzo stampa, aveva dichiarato che nessuno dei collaboratori di Treviso Uno avrebbe perso il proprio posto. "Invece lo abbiamo perso tutti", commentano con rammarico i lavoratori, che attendono da gennaio che vanga corrisposta loro l'indennità di cassa integrazione.