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Economia Silea

Metro Italia cancella contratti integrativi: si va verso lo sciopero

Metro Italia Cash&Carry disdice i contratti integrativi aziendali e i sindacati rispondono con una serie di scioperi. Fisascat Cisl: "Cancellati 40 anni di contrattazione aziendale"

Sindacati e dipendenti di Metro Italia Cash&Carry verso una serie di scioperi, contro la decisione dell'azienda di annullare i contratti integrativi aziendali applicati finora.

Ad annunciarlo sono Edoardo Dorella e Massimo Boscaro di Fisascat Cisl Treviso, dopo che Metro ha disdetto, con una lettera del 30 luglio scorso, l'insieme della contrattazione di secondo livello. L'azienda ha fatto sapere che intende annullare, entro tre mesi, i dodici contratti integrativi aziendali applicati dal 1973 al 2006.

In questo modo, commentano gli esponenti del sindacato, Metro "cancella quarant'anni di contrattazione aziendale". "L'ultimo contratto integrativo aziendale - spiegano Dorella e Boscaro - è scaduto il 31 dicembre 2007". Numerosi sono stati gli incontri per rinnovarlo, ma "l'azienda - continuano i due rappresentanti Fisascat Cisl - non si è resa disponibile a firmare nessun tipo di accordo".

Contro la cancellazione dei contratti integrativi i sindacati hanno indetto uno sciopero a livello nazionale per il 6 ottobre prossimo, al quale aderireranno anche le organizzazioni trevigiane. Ed entro la fine di settembre sono già statai fissati pacchetti di agitazioni da 1 a 6 ore lavorative a livello di singolo magazzino.

Fisascat Cisl ribadisce comunque la propria disponibilità alla contrattazione per individuare una soluzione a questo momento di difficoltà, nell'interesse sia dei lavoratori sia dell'azienda, che in provincia di Treviso è presente con un punto vendita a Silea a conta quaranta dipendenti.

 

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