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Economia

Nasce "Work On Time Spa", nuova start-up e agenzia per il lavoro con sede anche a Treviso

Per favorire le attività di somministrazione l'agenzia offre anche formazione con corsi specializzati dedicati alla sanità e al digitale, dall’innovazione alla robotica

Agenzie per il lavoro private o centri per l’impiego pubblici? La sfida a chi renderà più agile il matching tra domanda e offerta di lavoro è aperta. Le Agenzie per il Lavoro private funzionano con maggior efficienza rispetto agli uffici pubblici e la loro rete operativa è diffusa in modo più capillare sul territorio. Per l’anno in corso, però, il Governo ha stanziato 1 miliardo di euro per ammodernare i centri per l’impiego e “arruolare” nuove figure professionali, i 10.000 navigator che dovrebbero migliorare l’incontro tra domanda e offerta: vedremo i risultati.

Nell’ambito delle agenzie per il lavoro nel frattempo c’è chi, da privato, investe in settori all’avanguardia come sanità e digitale. Massimo Blasoni, imprenditore anche alla guida di Sereni Orizzonti, primo Gruppo nazionale per crescita nel settore delle residenze sanitarie per anziani, ha infatti voluto dare vita a una nuova iniziativa. Si tratta della start-up Work on Time Spa, agenzia per il lavoro generalista con sede a Milano-Sesto San Giovanni, Torino, Udine, Pordenone, Padova e Treviso. Per favorire le attività di somministrazione Work on Time garantisce anche formazione avanzata offrendo corsi specializzati e professionalizzanti dedicati alla sanità e al digitale, dall’innovazione alla robotica.

Ma perché puntare proprio su questi due settori? Nell’ambito sanitario, l’invecchiamento della popolazione incrementa sempre più la richiesta di servizi di cura e assistenza. Il numero di posti letto in strutture sanitarie per anziani è ben al di sotto del valore medio europeo e, in futuro, un ruolo primario nell’ampliamento dell’offerta sarà svolto dal settore privato. Il settore svilupperà una grande quantità di posti di lavoro, soprattutto al femminile. Servono però nuove competenze che troppo spesso latitano. La rivoluzione digitale è già in atto, alla formazione tradizionale dei lavoratori mancano però spesso skill e competenze che facilitino l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro.

Nei prossimi vent’anni la tecnologia potrebbe soppiantare la metà delle attuali professioni e nasceranno nuovi mestieri, in gran parte hi-tech, dal manager della sicurezza digitale agli ingegneri delle stampanti 3D fino ai creatori di realtà virtuali. Dunque, vista l’evoluzione del mercato del lavoro in questa direzione, ci sarà sempre più necessità di formare adeguatamente nuove figure con corsi dedicati che favoriscano l’incontro tra domanda e offerta. Il futuro delle agenzie per il lavoro non potrà essere solo quello di fare da intermediario tra lavoratori e aziende. Dovrà piuttosto garantire riqualificazione e formazione come tramite per l’occupabilità. Work on Time ci sta già provando.

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