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Economia

Partite Iva, la stangata: fino al 500 per cento di tasse in più

La "scomparsa" del vecchio regime dei minimi. Il premier assicura una correzione, ma il popolo di professionisti, soprattutto giovani, insorge

ROMA — Partite Iva in ginocchio e in rivolta per la legge di Stabilità. “Nei prossimi mesi vareremo un provvedimento ad hoc per i giovani professionisti, un intervento sulle partite Iva, me ne assumo la responsabilità”. Con queste parole a Rtl 102.5 il premier Matteo Renzi ha cercato di rassicurare il popolo di professionisti.

IRPEF Condizione per pagare il 15 per cento di Irpef sarà per i commercianti un guadagno annuale che non superi i 40mila euro. Per i giovani, invece, non dovrà superare i 15mila.

GIOVANI Per i giovani professionisti, la nuova legge per le partite Iva prevede il passaggio dell’imposta per i redditi minori – oggi fino a 30mila euro – dal 5 al 15 per cento per chi rientra fino a 15mila euro e fino al 35 per cento per chi invece li supera.

COSA CAMBIA Chi ha un guadagno mensile basso, comunque sforerà e dovrà rientrare nei regimi tradizionali. Confprofessioni Lazio a tal proposito ha calcolato un aumento delle imposte ai giovani professionisti intorno al 500 per cento. Per l’rea sanitaria l’aliquota toccherà il 24,58 per cento, per l’area tecnica il 22,48 per cento, per l’area giuridica del 25,11 per cento e per l’area economico-sociale il 23,77 per cento.

FREELANCE Per gli iscritti all’Inps che rientrano nel regime dei minimi iscritti ad alcune casse professionali il 44 per cento dei 15mila euro andrà in tasse. Per coloro che invece hanno una partita Iva e un buono stipendio ci sarà una pressione fiscale del 52 per cento nel 2015, che toccherà il 56 per cento nel 2018.

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