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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Quinto di Treviso

Pensioni a quota 100: dalla Marca la Federmanager pronta a sostenerla

Il direttore nazionale dell’associazione dei dirigenti industriali, Mario Cardoni, ne ha parlato ad un convegno al BHR Hotel di Quinto

L’attesissimo decreto di riforma sulle pensioni, in arrivo entro fine anno, è stato al centro dell’attenzione del convegno organizzato venerdì scorso al BHR Hotel di Quinto di Treviso da Federmanager Treviso e Belluno, associazione che conta 1200 dirigenti delle due province, il 40% dei quali in pensione. Una serata informativa dedicata al tema caldo del momento, le pensioni, viste sotto l’occhio dell’associazione dirigenziale. A parlare, dopo i saluti del presidente provinciale Marzio Boscariol, anche Mario Cardoni, direttore generale di Federmanager, che ha confermato il sostegno dell’associazione alla cosiddetta “Quota 100”.

 “Se la guardiamo dal punto di vista finanziario ­– ha detto – rappresenta un costo maggiore, perché aggrava i costi previdenziali. Ma se invece la colleghiamo alla realtà, credo ci sia assolutamente l’esigenza di una novità in questo senso, perché i requisiti fissati dalla legge Fornero sono troppo rigidi rispetto alle reali necessità del mercato. È quindi evidente che poter avere un meccanismo di flessibilità ulteriore, che va incontro soprattutto a chi non ha l’età andare in pensione ma è anche difficilmente ricollocabile nel mercato del lavoro, aiuta a dare una risposta a persone che altrimenti graverebbero sul sistema sociale. Perciò il costo aggiuntivo andrebbe confrontato con l’eventuale costo di sussistenza di queste persone. Attendiamo quindi la proposta che, se andrà in questa direzione e non apporterà delle penalizzazioni ma solo riduzioni essenzialmente dovute all’anzianità contributiva inferiore, noi la sosterremo”.

Oliva Masini, direttore di Previndai, il fondo pensione dei dirigenti industriali, ha poi raccontato due novità in materia di previdenza complementare, una relativa alla possibilità di iscrivere i propri familiari senza limiti di età e l’altra sulla nuova prestazione del RITA, in cui il legislatore ha cercato di venire incontro alle situazioni critiche derivate dall’allontanamento del momento del pensionamento dovuto alla legge Fornero. “È una forma di sostituzione del reddito – ha spiegato – in cui ci si autofinanzia con la previdenza complementare per fronteggiare un periodo di crisi. Il tutto con una fiscalità di grandissimo favore. Il messaggio che deve passare, quindi, è che mentre la previdenza di base non permette di scegliere, quella complementare è una previdenza fatta di scelte. Ma che siano scelte consapevoli e informate”. Ha chiuso il dibattito Rita Comandini della Direzione Centrale Pensioni INPS, che sulla riforma ha detto: “Non è possibile dire ancora con certezza cosa prevedrà, ma sembra che sia in aggiunta e non sostitutiva del pregresso. Probabilmente è previsto un tetto alla “Quota 100”, ma restiamo in attesa delle decisioni del Ministero del Lavoro, e quando sarà concluso l’iter cercheremo di applicare le nuove norme nel modo più veloce possibile”.

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