rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Maiscoltura, il Consorzio Agrario: nel 2013 perso un terzo della produzione

E' il bilancio fatto dall'ente durante l'opern day di sabato 9 novembre a Castagnole. Il presidente Fulvio Brunetta: "Andamento climatico anomalo, ma l’agricoltura non si ferma"

In occasione di San Martino e dell'open day organizzato a Castagnole, il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno traccia un primo bilancio sull’annata in via di conclusione.

Un'annata senz'altro anomala dal punto di vista climatico, che ha avuto conseguenze negative sulle rese di cereali, piante oleaginose e viticoltura, sia qualitativamente che quantitativamente.

A soffrire di più sono stati mais e soia. la prima ha visto una riduzione di circa il 20% del seminato, anche a causa della proliferazione di un fungo del genere Aspergillus, con una perdita produttiva stimata del 30% ad ettaro. La soia, a dispetto dell'aumento del 30% del seminato ha conosciuto una diminuzione della produzione media del 20% per ettaro.

Non esultano nemmeno le aziende vinicole, che a causa delle precipitazioni della stagione primaverile hanno registrato un calo del 20% degli impianti dei vigneti, con ripercussioni sulla produzione dei prossimi tre anni.

Ma il Consorzio non si demoralizza e punta su innovazione tecnologica e razionalizzazione dei costi di produzione, mettendo a disposizione degli agricoltori una rete di antenne satellitari che permettono di regolare con la massima precisione le attività in campo dei mezzi agricoli. Un sistema che, a fronte di un investimento complessivo di circa 50 mila euro, permette di dare in tempo reale la posizione al mezzo agricolo e di mantenerla nel tempo con uno scarto di 2,5 cm, automatizzando e regolando con la massima precisione i processi di concimazione, semina, trattamento con fitofarmaci e irrigazione, e garantendo un risparmio dei fattori di produzione stimato intorno al 25%.

"Il 2013 è stato l’annus horribilis dell’agricoltura - commenta il presidente del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, Fulvio Brunetta - Molti maiscoltori stanno ancora raccogliendo, a dimostrazione di come quest’annata sia davvero un caso unico. È il segnale che vi sono dei cambiamenti climatici in atto, ma l’agricoltura non si ferma, continua a investire e deve farlo con coscienza delle tecniche e degli strumenti che la tecnologia mette a disposizione".

"Gli andamenti climatici sfavorevoli ci obbligano a programmare il lavoro in termini di razionalizzazione dei processi produttivi e contenimento dei costi - spiega il direttore del Consorzio, Piero Carniato - L’acqua è un bene sempre più prezioso e tecniche di agricoltura di precisione, come l’irrigazione a goccia, consentono di operare senza perdite di tempo, senza sprechi e in condizioni estreme, ottimizzando l’uso della risorsa e garantendo allo stesso tempo efficacia nella produzione e nella tutela dell’ambiente".

"Il Consorzio Agrario è oggi in grado di fornire soluzioni per pressoché tutte le esigenze di agricoltura di precisione che possono nascere dai clienti – conclude Fulvio Brunetta – ottimizzando i processi perseguiamo l’obiettivo sia di migliorare la qualità e il livello delle produzioni, sia di supportare gli agricoltori in quel ruolo fondamentale che essi svolgono di tutela dell’ambiente".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maiscoltura, il Consorzio Agrario: nel 2013 perso un terzo della produzione

TrevisoToday è in caricamento