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Economia

Provincia chiude due swap incassando 6,5 milioni di euro

E’ stata presentata martedì al Sant'Artemio una nuova operazione finanziaria, che ha consentito alla Provincia di incamerare 6.501.000 euro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

E’ stata presentata quest’oggi in Provincia di Treviso una nuova operazione finanziaria, che ha consentito all'Ente di introitare 6.501.000 euro, i quali sono stati contestualmente investiti in Btp. Tutto questo grazie alla continua e attenta attività di monitoraggio delle opportunità che il mercato finanziario può offrire.

Gli step dell’operazione:

Ancora una volta il continuo monitoraggio del valore degli swap di ammortamento relativo alle emissioni obbligazionarie bullet ha consentito all’Ente di cogliere il miglior momento di mercato per chiudere tali contratti e incassare 6.501.000,00 realizzando una plusvalenza pari a 4,3 milioni.

La Provincia ha quindi affidato ad una SIM indipendente (SCM –Solutions Capital Management) il monitoraggio del mercato dei titoli di stato italiano e la selezione di quello più indicato per procedere alla sostituzione dei derivati chiusi con un fondo di ammortamento allocato all’interno del bilancio provinciale.

Sono stati quindi acquistati 25.544.000,00 di nominali BPT strip 2034 investendo appunto appena 6.501.000 grazie agli elevati livelli di spread dei Btp decennali (470) sul Bund tedesco.

E’ stato quindi sostituito un tasso di rendimento dell'accantonamento Provinciale annuale del 4,5% con uno del 6.38%, ottenendo un risparmio a bilancio di 175.994,00 euro l’anno, che per 22 anni significa un risparmio di 6.637.488 milioni di euro.

“La Provincia di Treviso ancora una volta mette in piedi un'operazione finanziaria seria, intelligente e soprattutto responsabile – ha spiegato Muraro –. Questo, grazie alla bravura e alle competenze acquisite negli anni dai nostri uffici, ma anche e soprattutto agli ottimi rapporti con le banche che abbiamo instaurato negli anni. Con grande responsabilità, abbiamo accantonato le quote delle nostre emissioni, reinvestendole sino a guadagnarci. In questo modo le amministrazioni future non si troveranno con sorprese strane o debiti da saldare, a differenza di coloro che con rimodulazioni e rinegoziazioni del debito ne spalmano gli oneri sulle generazioni future”.

“Questa operazione non ha nulla di politico – ha dichiarato la Zanette – è un'azione finanziaria che ci è stata permessa dall'analisi di due fattori: lo spread e il valore di mercato delle nostre operazioni. Negli anni infatti, abbiamo lanciato 5 emissioni obbligazionarie con la formula bullet, una particolare formula che ci consente di accantonare le rate e re-investirle, tanto da dover versare, alla fine dei 30 anni, soltanto il 50% del prestito. Sino ad ora il valore delle rate pagate era di circa 2,2 milioni di euro. Ci siamo accorti che le nostre operazioni avevano un mark to market tale da poter introitare 6,5 milioni di euro. Cosa che abbiamo fatto. Il passo successivo è stato quello di investire questi 6,5 milioni di euro in titoli di stato che, all'attuale rendimento, garantiranno alla Provincia nel 2034 ben 25,5 milioni di euro. Non si tratta di un'operazione semplice, ma frutto di un grande lavoro di coordinamento e interlocuzione con le controparti anche straniere. La Banca che ha  aderito alla conclusione dell'operazione ha dimostrato grande senso di responsabilità e grande sensibilità nei confronti delle istanze promosse da un Ente locale che vuol garantire servizi ed opere pubbliche in favore dei propri cittadini e delle proprie imprese”.

“Non si tratta di finanza creativa, ma di un attento monitoraggio dei mercati finanziari e delle opportunità che gli stessi possono offrire. L’allargamento dei differenziali tra i Italia e Germania ha fatto si che la Provincia di Treviso potesse incassare dei soldi dalla banca tedesca necessari e sufficienti per l’acquisto del Btp strip del 2034 per un importo a scadenza superiore al prestito obbligazionario bullet emesso nel 2004. Non esistono rischi valutari in quanto il prestito emesso dalla Provincia è in euro così come il Btp acquistato” ha specificato Riccardo Farisi, responsabile investimenti SCM.

“La SCM Sim è una società di intermediazione mobiliare, indipendente, autorizzata e vigilata da Consob e Banca d’Italia, sia nella struttura dell’azionariato, solo privati ed aziende, sia nella struttura della remunerazione che viene solo ed esclusivamente dai clienti. Nel senso che la SIM non prende retrocessioni dai prodotti che vende e non ha interessi a promuovere un prodotto piuttosto che un altro. Per questa trasparenza è particolarmente gradita oltra che dai clienti privati anche dai clienti istituzionali quali gli enti locali, in primis”, ha detto Lorenzo Guidotti, partner Wealth Management SCM.

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