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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Qualità della vita, Treviso in caduta libera si salva solo per il tenore

L'annuale studio del Sole24Ore dà il voto alle province italiane sulla qualità di vita. Peggiora la performance di Treviso, che sta a galla solo grazie al tenore di vita e all'ordine pubblico

È arrivata puntuale anche quest’anno la ricerca del Sole24Ore sulla qualità della vita nelle 107 province italiane.

Cambiano le città ai vertici della classifica, ma non cambia l’assenza di Treviso tra i primi 10 posti, anzi precipita più giù di ben cinque gradini.

LA RICERCA – Lo studio elabora una pagella delle province sulla base dei risultati raggiunti nel 2011 da ciascuna in sei settori (tenore di vita, affari e lavoro, servizi e ambiente, popolazione, ordine pubblico e tempo libero), a loro volta composti da sei indicatori.

LE VENETE – La performance migliore tra le province venete se la aggiudica ancora una volta Belluno, sebbene sia scesa dal podio arrivando solo settima.

In miglioramento Verona, che sale dalla 24ma alle 14ma posizione, seguita da Treviso, 22ma. Più sotto troviamo Vicenza, che perde sei posizioni assestandosi al 27mo gradino, Venezia (39ma), Padova (40ma ma in miglioramento) e Rovigo (55ma ma in salita di 13 posizioni).

TREVISO – La provincia trevigiana registra un significativo peggioramento e si mantiene nella metà più alta della graduatoria del Sole24Ore grazie al risultato positivo del tenore di vita e dell’ordine pubblico.

TENORE DI VITA – In leggero peggioramento, complice anche la crisi, rispetto all’anno precedente, Treviso è terza in Italia per tenore di vita.

I trevigiani si confermano grandi risparmiatori, con 29.782,93 euro di depositi per abitante, nonostante l’elevato costo delle abitazioni, che con 2.550 euro a metro quadro relegano la provincia all’83mo posto.

Tanto risparmio, poco consumo. Nel 2011 i trevigiani hanno speso in media 1.092,96 euro a testa per veicoli, elettrodomestici, pc e mobili. Dato che fa il paio con la pensione media (797,84 euro), il Pil pro capite (Treviso è 26ma con 26.085,06 euro).

AFFARI E LAVORO – Nonostante il buon tenore di vita, l’economia della Marca non è delle migliori. 42ma nella graduatoria del settore, Treviso ha perso sei posizioni rispetto all’anno precedente.

Se le esportazioni restano positive (sesto posto), l’occupazione langue, con un tasso di disoccupazione del 5,17.

Lo studio dipinge il ritratto di una Marca vecchia, con una bassissima percentuale di giovani imprenditori (31,7 ogni 1000 abitanti under 30), una scarsa propensione a investire e poco spirito di iniziativa (10,49 imprese registrate nel 2012 ogni cento abitanti).

SERVIZI E AMBIENTE – Tasto dolente della provincia di Treviso il settore dei servizi e ambiente. La performance ambientale negativa è dettata dai risultati di un altro studio recente, Ecosistema Urbano” di Legambiente, che relegano Treviso al 64mo posto tra le province italiane.

Ma anche dal punto di vista dei servizi è evidente che c’è molto da fare. Bassissimo il rapporto tra asili e utenti (2,10 per cento) e non buono l’indice di copertura della banda larga (90,54), che arresta Treviso al 90mo posto.

POPOLAZIONE Treviso perde tre posizioni anche per quanto concerne l’andamento della popolazione. 95ma per densità demografica (356,86 abitanti per chilometro quadrato nel 2011) e 71ma per investimenti nell’istruzione, la Marca mantiene un discreto tasso di natalità, con 9,74 nati ogni mille abitanti, anche grazie alla percentuale di immigrati regolari (11,60 per cento) che svecchiano la popolazione.

ORDINE PUBBLICO – Di positivo c’è che Treviso sale quest’anno tra le dieci province migliori per ordine pubblico, soprattutto per il basso tasso di estorsioni, truffe e furti d’auto.

Problematici restano i fenomeni delle rapine e dei furti in casa, per le quali Treviso si aggiudica un 50mo posto.

TEMPO LIBERO – Lo studio del Sole24Ore mette in luce un altro aspetto della vita dei trevigiani, sul quale si discute da tempo: l’insufficiente proposta culturale e turistica della provincia.

Scopriamo così che Treviso è tra le province con il più basso numero di librerie per centomila abitanti (4,98) e con il più basso indice di attrattiva turistica, con 1,65 presenze per abitante. Insufficiente anche l’universo ristorazione, con 525,10 esercizi ogni 100mila abitanti.

A consolare i trevigiani resta lo sport: Treviso è quarta per indice di sportività.

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