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Economia

Ri.Analisi, una soluzione al sovraindebitamento

Esperti nell'applicazione della Legge 3/2012

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

La legge “salva suicidi”: La reale soluzione al sovraindebitamento - Blog La legge n. 3 del 27 gennaio 2012 detta Legge “salva suicidi” contiene la prima regolamentazione organica del fenomeno della crisi delle piccole imprese e delle famiglie e del procedimento volto alla composizione della stessa. Lo scopo perseguito dal Legislatore è stato quello di offrire ai soggetti non fallibili la possibilità di liberarsi dai debiti (c.d. “esdebitazione”) e di riacquistare un ruolo attivo nell’economia. Si tratta di una Legge rivoluzionaria che in altri Paesi della UE è già presente da molti anni. Ad esempio in Francia la Legge è stata approvata nel 1989 e nei 10 anni che vanno, dal 1995 al 2005, sono stati approvati n. 1.500.000 casi (dati pubblicati da Banque de France). La Legge istituisce e regolamenta tre strumenti a favore del debitore insolvente che intenda tentare una sistemazione della propria situazione debitoria: l’accordo del debitore; il piano del consumatore e la liquidazione del patrimonio. L’accordo del debitore. Ha come destinatari gli imprenditori non fallibili e i professionisti. Il perfezionamento di tale procedura richiede l’acquisizione del consenso di tanti creditori (non privilegiati) che rappresentino almeno il 60% dei debiti contratti. Il piano del consumatore.

Ha come destinatari i consumatori e, come l’accordo, consiste in una proposta di rientro dalla esposizione debitoria che può avere i più diversi contenuti, come la cessione dei beni o una differente rateizzazione; diversamente però dall’accordo del debitore, non richiede il consenso dei creditori. In entrambe le ipotesi, se il piano viene approvato, è poi reso esecutivo mediante omologa del Giudice e vincola tutti i creditori esistenti fino a quel momento. La liquidazione del patrimonio. Viene in rilievo in alternativa o per effetto della conversione del piano o dell’accordo. Con tale procedura il debitore mette a disposizione tutto il suo patrimonio per la liquidazione dei debiti. Il Tribunale nomina un liquidatore che provvederà a vendere i beni e pagare i debiti. Il debitore manterrà la disponibilità solo dei beni e crediti impignorabili per legge, quelli alimentari e di mantenimento, stipendi, salari e pensioni nei limiti del mantenimento della famiglia. Nell’ambito di tale procedura il debitore può poi essere ammesso al beneficio della esdebitazione cioè della liberazione dei debiti residui nei confronti dei creditori non soddisfatti al ricorrere di una serie di condizioni come l’aver tenuto una condotta cooperativa e corretta nel corso della procedura.

Ri.Analisi è una società che si occupa, su tutto il territorio nazionale, delle situazioni di sovraindebitamento, aiutando i soggetti con problemi finanziari ad accedere agli strumenti previsti dalla Legge 3/2012 e consentendo loro di riequilibrare la propria situazione economico-finanziaria. Attualmente questo percorso viene svolto da Ri.Analisi (www.rianalisi.it) presso le proprie sedi di Trieste, Gonars, Pozuolo, Udine, Bibione, Treviso, Villorba, Vedelago, Asolo, Vicenza e Milano, con l’appoggio della struttura UCS-CEA, visitabile sul sito (www.ucs-cea.com) Nelle altre zone d’Italia sono stati stipulati accordi di collaborazione con circa 85 studi professionali al fine di offrire un’assistenza diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale. A tutto ciò, bisogna aggiungere gli accordi firmati con alcune associazioni di categoria, presso le quali vengono ricevuti i soggetti segnalati dall’associazione medesima.

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