Panto, giudice concede proroga per la presentazione del concordato

Ieri la Panto non è riuscita a presentare al tribunale il piano concordatario che potrebbe salvare l'azienda. La missione impossibile di persuadere i lavoratori contrari a firmare la liberatoria, non è riuscita.

Tuttavia il giudice ha deciso di concedere all'azienda di serramenti di San Biagio di Callalta una proroga di qualche giorno, fino alla fine della settimana, per raccogliere la sottoscrizione della decina di dubbiosi della rinuncia a rivalersi sulla nuova società.

A provocare le resistenze dei lavoratori, che in assemblea avevano approvato a larghissima maggioranza il piano, sarebbero le professionalità scelte tra i riassorbiti, giudicate non in linea con quelle necessarie, e la scansione del pagamento dell'incentivo all'esodo di 6mila euro.

La Panto ha dunque ancora qualche giorno a disposizione per conquistare la fiducia dei lavoratori vacillanti. Senza le loro firme non sarà possibile presentare il concordato e si rischierebbe di procedere con la nomina da parte del giudice di un commissario che valuti le soluzioni più convenienti, come la vendita dell'azienda, che tuttavia comporterebbe un allungamento dei tempi.