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Economia San Zenone degli Ezzelini

Depuratore di Trento, Carron capofila dell'opera: appalto da 82 milioni

Cambio della guardia nel gruppo di imprese che nel 2017 ha avviato la più importante opera dell'area: l'azienda trevigiana ha sostituito la ferrarese Cmc prendendo le redini dell’intervento

La trevigiana Carron S.p.A. di San Zenone degli Ezzelini è diventata capogruppo dell’Ati che sta realizzando il depuratore di Trento, mega impianto da 81 milioni di euro. A seguito di una riorganizzazione concordata all’interno della rete d’imprese, Carron S.p.a. ha sostituito Cmc Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, assumendo il ruolo di comando nell’associazione temporanea d’imprese che ha vinto l’appalto da 82 milioni 270 mila euro (comprensivo di progettazione e oneri di sicurezza) per la realizzazione del maxi impianto di depurazione. Presidente dell’Ati è ora l’architetto e general manager di Carron Andrea Maraschin, che ha preso le redini del più importante intervento della provincia di Trento, avviato nel 2017.

Per la parte edile che vale 53milioni 883mila euro, guidata da Carron, c’è ancora Cmc e la trentina Inco. Per la parte impiantistica, che vale 23milioni 388 mila euro, ci sono le imprese Torricelli di Forlì, Ladurner e Technik Bau di Bolzano. L’appalto prevede lo spostamento della strada statale per circa un chilometro. Ad oggi il cantiere è al 13 per cento dello stato d’avanzamento lavori. L’intervento arriverà ad impiegare nei periodi di punta oltre cento persone. Carron, che nell’estate scorsa ha concluso il complesso intervento d’interramento della linea ferroviaria Trento-Malè a Lavis atteso da 25 anni (appalto da 15,7 milioni di euro) i cui lavori sono durati 625 giorni nel rispetto del cronoprogramma, è sempre più protagonista nell’area trentina, tra interventi di riqualificazione di complessi edilizi ed opere infrastrutturali. Tra le tante opere realizzate in Trentino la riqualificazione del compendio edilizio di via Piave a Trento (22,3 milioni di euro) il restauro e recupero funzionale della Facoltà di Sociologia in via Verdi (13,1 milioni), la costruzione della nuova scuola di Mezzolombardo a Trento (6,9 milioni), l’ampliamento dell’impianto natatorio coperto a Rovereto (5,3 milioni), la rettifica e allargamento della SS612 della Valle di Cembra (7,5 milioni).

IL DEPURATORE Il depuratore, sfruttando un processo innovativo, sarà in grado di produrre energia elettrica verde, recuperando il 30 % del fabbisogno dell'edificio attraverso il biogas derivante dal processo di depurazione. L'impianto, collocato sul versante occidentale del monte Spizon del gruppo della Vigolana in località Boschi Spessi in prossimità di Acquaviva, prevede il trattamento biologico di chiarificazione con sistemi ad alto rendimento dei liquami provenienti dalla fognatura civile a servizio di un bacino scolante per una potenzialità di 150 mila abitanti. L’impianto servirà i Comuni di Aldeno, Besenello, Calliano, Cimone, Garniga, Mattarello e Romagnano, oltre ad accogliere i liquami attualmente conferiti a Trento Sud.

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