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App, digitale e prossimità nei centri storici: Capraro guida l'Ascom nel futuro

Albergatore coneglianese di 44 anni, arriva alla presidenza della Confcommercio trevigiana subentrando a Renato Salvadori: "Il centro storico di Treviso ha bisogno di una residenzialità per famiglie"

Federico Capraro guida da oggi, venerdì, l’Ascom-Confcommercio Trevigiana. Subentra a Renato Salvadori, ed è il nono presidente nei 74 anni di storia dell’Associazione. Coneglianese, albergatore, arriva alla presidenza della Confcommercio trevigiana, dopo una militanza di tutto rispetto nonostante la giovane età: 44 anni, ma oltre dieci anni passati in vari Gruppi e Consigli Direttivi, un percorso come presidente degli albergatori ed una vasta conoscenza del sistema di rappresentanza provinciale e regionale. La sua squadra integra il passato e guarda il futuro: sei dirigenti in tutto che, con il supporto della nuovo direttore, Vincenzo Monaco, arrivato a gennaio dopo una accurata selezione, avranno il compito di trasformare ciò che ora viene inquadrato come “impresa terziaria”, in impresa “innovativa”. Due new entry assolute: Laura Gallon e Adriano Bordignon, per la prima volta in rappresentanza dei servizi alla cultura (la prima) ed alla persona (il secondo), al fianco di consiglieri di grande esperienza come: Renzo Ghedin e Roberto De Lorenzi. Due donne elette alle massime cariche: Valentina Cremona e Dania Sartorato, rispettivamente vicepresidente vicario e vicepresidente. Giovani ma con solida esperienza associativa e risultati comprovati. Chiaro il cambio generazionale: prevalgono gli under 55 (5 su 7).

«Nella scelta del Governo associativo -spiega Federico Capraro- viene garantita la rappresentanza di commercio, turismo e servizi, e di tutti i territori che fanno capo a Treviso. Le donne entrano per merito e per competenza, non per la logica delle quote e sono orgoglioso di questo. Nel terziario la componente femminile supera il 50% ed è giusto che sia rappresentata nei posti di comando. Anche questo fa parte della trasformazione. Presentiamo anche il piano strategico che abbiamo elaborato nei due mesi precedenti, e le tre parole prevalenti sono: trasformazione, innovazione e motivazione. Sono anche tre valori che mi appartengono e che cercherò di interpretare al meglio con l’aiuto della Giunta, del Consiglio e della Direzione. Eredito un’Associazione forte e sana, tra le prime 5 in Italia, non posso che ringraziare che mi ha preceduto e colgo questa esperienza come una grande opportunità. Porto dentro l’emozione e l’esperienza di un’associazione che fa crescere e trasforma l’imprenditore, crea opportunità, innova le imprese. Penso all’Associazionismo come ad un servizio da svolgere come un’impresa per le imprese. E perseguire il benessere imprenditoriale, significa anche contribuire alla crescita del territorio».

«Da monocentrica, Ascom-Confcommercio, è diventata policentrica e la sfida è proprio quella di interpretare le varie anime del terziario, piccoli e grandi, commercio, turismo e servizi, un’imprenditorialità varia e diversificata che presenta interessi diversi, in alcuni casi anche molto -afferma Capraro- Cercheremo di tradurre per tutti la velocità del mondo che cambia, di intercettare le tendenze del mercato e di porci come un grande incubatore che fa fiorire le idee, come un acceleratore del business, favorendo le relazioni tra soci e tra gruppi merceologici, creando connessioni orizzontali e nuove occasioni di confronto. Vogliamo essere l’interfaccia, il “facilitatore” per le Istituzioni, l’Università, la politica, il mondo sta cambiando ed i lavori del futuro stanno nascendo ora. A noi resta il compito di comprenderli e di raccontarli».

Esempi concreti? «Iniziamo il nuovo corso ed abbiamo davanti 5 anni per concretizzare, inizieremo dal rafforzamento della nostra presenza territoriale delle nostre delegazioni -afferma Capraro- che riconfigureremo con una coerenza geografica e tematica, sulla base delle potenzialità e delle caratteristiche economiche e turistiche, in vista di un consolidamento dell’identità. Mogliano, per esempio, è una zona importante con varie potenzialità inespresse, vicina a Venezia. L’esempio c’è, ed è quello dei distretti. Poi nuove modalità di analisi e di raccolta dati, sulle quali confermare le tendenze e gli indirizzi prospettati, diventeranno operative a breve: immaginiamo un centro studi che non sia solo in grado di elaborare le tendenze macroeconomiche, ma che introduce nuove modalità di indagine verso gli associati per comprenderne i bisogni e costruire servizi su misura. Proseguiremo con decisione sulla digitalizzazione degli associati e, oltre a potenziare la Digital Academy, studieremo modalità specifiche per favorire l’e-commerce tra le micro e piccole imprese, come canale integrato a quello tradizionale. Nell’ambito delle linee guida tracciate, inoltre, vogliamo costruire un’Ascom che sia il luogo ideale di incontro tra domanda ed offerta, una “piazza” del terziario nel quale le nostre imprese possano accedere in modo strutturato ad ulteriori opportunità di business. Infine, non dovrà mancare la nostra autorevolezza nei confronti di tutti i nostri stakeholders per portare la forza della prossimità quale elemento cardine del processo di panificazione urbana. Costruiremo il nostro futuro giorno dopo giorno, ascoltando i soci».

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