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Economia

Camera di commercio: le esportazioni trevigiane crescono del +6,7%

Si conferma il ritorno al positivo dell’export di macchinari, già rilevato a fine 2016 (+10,5% sul primo trimestre 2016, quando lo scorso anno si registrava un calo tendenziale del -9,1%)

TREVISO Le prime indicazioni sui primi mesi del 2017 confermano l’accelerazione della crescita globale dopo la frenata osservata tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016: l’andamento della produzione industriale è stato positivo e le indagini condotte presso le imprese dell’industria hanno mostrato un rialzo delle aspettative sull’evoluzione della domanda estera.

Aspettative che i dati territoriali sulle esportazioni diffusi dall’ISTAT il 12 giugno confermano: le esportazioni italiane sono cresciute complessivamente del +9,9% rispetto al primo trimestre del 2016, quando risultavano stabili rispetto all’anno precedente (-0,1%). Analoga accelerazione conosce l’export veneto il cui tasso di crescita passa dal +0,2% registrato ad inizio 2016 al +7,1% di quest’anno.

“Per quanto riguarda le esportazioni a livello provinciale, inizia bene il 2017 che vede Treviso confermata tra le province venete con i tassi di crescita più elevati – commenta il Presidente della Camera di Commercio di Treviso - Belluno, Mario Pozza –. Significativi i recuperi verso mercati importanti come Russia e Turchia. Il risultato di Belluno – continua Pozza - è solo in apparenza sottotono: negli ultimi due anni le esportazioni della provincia hanno raggiunto i livelli più alti di sempre e riuscire a mantenerli tali è già un risultato positivo. Dire di più su dati provvisori e relativi alla prima porzione dell’anno – conclude il Presidente - sarebbe avventato, la prudenza è d’obbligo di fronte alle amplificazioni di dinamiche, stagionalità, effetti-commessa generate dai ridotti volumi di scambio”.

Treviso cresce in linea con la media regionale (+6,7%, contro il +0,5% dello scorso anno). Si conferma il ritorno al positivo dell’export di macchinari, già rilevato a fine 2016 (+10,5% sul primo trimestre 2016, quando lo scorso anno si registrava un calo tendenziale del -9,1%). Bene anche le calzature (+7,5%), la carpenteria metallica (+16,3%), i prodotti in gomma plastica (+14,2%). Sotto la media provinciale mobili (+2,9%) e bevande (+5,5%), ma si tratta di un ulteriore crescita su quella in controtendenza registrata a marzo 2016 (rispettivamente +9,2% e +15,5%).

Il recupero del commercio estero trevigiano si osserva soprattutto nei mercati extra-Ue: +12,9% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno quando le esportazioni extra unione accusavano un calo tendenziale del -6,8%. Le esportazioni verso gli Stati Uniti, primo mercato di riferimento al di fuori dell’Unione, crescono del +8,5% (+15 milioni) sul primo trimestre dell’anno precedente quando già crescevano del +7,5%. Continua il rafforzamento dei flussi verso Cina e Hong Kong (+11%) e risulta in netto recupero l’export verso Russia (+24,8%), Svizzera (+12,6%), Turchia (+11%) e Giappone (+9,5%). Si rafforzano, inoltre, i tassi di crescita verso Emirati Arabi (+22%) e Canada (+32,8%).

Si mantiene comunque positiva la performance nei mercati dell’Unione Europea 28 (+3,7%) che già crescevano bene a inizio 2016 (+4,1%). Al lieve calo delle vendite in Germania (-2,0%), e al rallentamento in Francia (+2,6%) e Spagna (+2,8%), fa da contraltare il ritorno alla crescita della maggior parte dei principali partner comunitari, in particolare Regno Unito (+5,7%), Romania (+5,9%) e Austria (+6%).

La provincia di Belluno, invece, si ferma al +0,3%. Risultato quest’ultimo condizionato soprattutto dal fatto che nello stesso periodo dello scorso anno l’export bellunese conosceva una crescita più che positiva in controtendenza rispetto agli altri territori (+4,8%). La frenata vistosa, e probabilmente amplificata dal bilancio su base trimestrale, interessa principalmente l’occhialeria, prodotto di punta dell’interscambio commerciale bellunese: il calo delle esportazioni del -2,8% sul primo trimestre 2016 va comunque letto piuttosto come una stabilizzazione del mercato in quanto, a ben guardare, negli ultimi due anni ci si è trovati di fronte al più rilevante valore esportato di sempre. D’altra parte, al netto dell’occhialeria, anche le esportazioni bellunesi mostrano un’accelerazione del tasso di crescita (+9,7%), guidata da macchinari (+11,5%) e a seguire da carpenteria (+13,1%) e concia (+26,3%).

Uno sguardo alle direttrici dell’interscambio testimonia che la decelerazione dei flussi manifatturieri in uscita è in generale imputabile ai minori movimenti extraeuropei (-6,7%). Gli Stati Uniti rimangono caposaldo imprescindibile per le vendite oltrefrontiera, ma è evidente la flessione rispetto al più recente passato (-5,2%, in antitesi con il +10,5% del primo trimestre 2016). In controtendenza il secondo mercato di riferimento extra-Ue: il tasso di crescita delle vendite verso la Cina sale dal +4% al +12%. Nel mercato comunitario le vendite manifatturiere accelerano passando dal +4,3% del primo trimestre dello scorso anno al +8,3%, grazie soprattutto al ritmo di crescita delle vendite in Francia (+12,1%), primo mercato di riferimento intra Ue.

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