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Donne manager: poche e con difficoltà a conciliare vita e lavoro

Un sondaggio di Federmanager Treviso e Belluno racconta il mondo delle donne dirigenti nel trevigiano. Associazione che il 26 settembre al Museo di Santa Caterina a Treviso presenterà un nuovo progetto dedicato all’autoimprenditorialità e all’occupazione femminile

Troppo poche le donne manager, e la conciliazione famiglia-lavoro rimane sempre un problema. È questo il risultato di un sondaggio svolto da Federmanager Treviso e Belluno tra le proprie associate. Secondo i dati di Manageritalia, dei 1355 dirigenti presenti a Treviso, 147 sono donne, appena il 10,8% contro il 17,1% a livello nazionale. Una percentuale che pone la Marca al 66° tra le province italiane. «La maggior difficoltà per le donne di lavorare nel settore dirigenziale, – spiega il presidente di Federmanager Treviso e Belluno Adriano De Sandre – è data soprattutto dalla difficoltà di conciliare famiglia e lavoro. Un handicap che si evidenzia quando sono carenti le politiche di conciliazione e i servizi per i bambini nei primi anni di vita, come gli asili. Un segnale positivo, invece, è che le donne sono presenti in molti e diversi ruoli aziendali, non solo in amministrazione, ma anche nella produzione, nel marketing e delle risorse umane, quindi in ruoli operativi importanti».

Per quello che riguarda il sondaggio effettuato da Federmanager Treviso e Belluno, risulta che le manager trevigiane hanno un elevato livello di istruzione (il 79% ha una laurea), e i principali ruoli svolti in azienda sono nell’amministrazione (26,3%), nelle risorse umane (21,1%) e nel marketing (15,8%). Bassa, invece, la loro presenza nei consigli d’amministrazione, con appena il 15,8%. Le risposte evidenziano anche la difficoltà ancora presenti nel work life balance: solo il 47,4% è sposata, ed il 26,3% sono divorziate e quasi la metà (42,1%) non ha figli (la media è poco al di sotto di un figlio). Risultano comunque soddisfatte del proprio ruolo in azienda (l’84,2%) e della propria libertà discrezionale (il 68,4% ritiene di poter prendere molto spesso o quasi sempre decisioni indipendenti ed il 36,9% giudica elevata la possibilità di poter essere creativa o innovativa). Anche se evidenziano ancora qualche crepa nel rapporto coi colleghi maschi: il 21,1% ritiene di essere discriminata nel proprio ruolo in azienda e il 10,5% ha ricevuto qualche volta apprezzamenti o molestie di tipo sessuale. «Nonostante i problemi evidenziati – spiega ancora De Sandre –, come le discriminazioni legate a qualifica e distribuzione, Federmanager ha da sempre dimostrato di essere vicina all’universo femminile. Le aziende oggi hanno bisogno di competenze femminili, perché le donne manager hanno sempre dimostrato di avere una maggior capacità di relazione e sensibilità nel comprendere le dinamiche umane. Oggi hanno una forte autonomia e inoltre sono molto più rispettate rispetto ad un tempo, seppur presenti le molestie sono fortunatamente poche».

«Il numero di quadri e dirigenti donne – aggiunge Alessandra Duprè, vicepresidente di Federmanager Treviso e Belluno – negli ultimi anni è cresciuto molto, specie in area amministrativa e nelle risorse umane, ovvero in ruoli di grande responsabilità. Rimane forte, invece, il problema della conciliazione vita-lavoro. Le donne manager hanno grandi difficoltà in quest’aspetto, sia per motivi culturali che per i pochi servizi messi a loro disposizione, specie per donne manager con figli piccoli». E proprio alle donne è riservato il progetto Pathway 2 Action, realizzato da Federmanager e Vises e dedicato all’autoimprenditorialità a supporto delle politiche attive del lavoro e del welfare, la cui presentazione si terrà venerdì 27 settembre alle ore 11 presso l'Auditorium del Museo di Santa Caterina a Treviso. Federmanager Treviso e Belluno, infatti, è stata scelta come Hub principale per Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige ed in particolare seguirà le attività dedicate a donne manager relative all’ideazione e alla creazione di una propria start up o verso una nuova occupazione. Saranno presenti a parlare di lavoro femminile dipendente e autonomo il direttore provinciale INPS Marco De Sabbata, il presidente di Federmanager Treviso e Belluno Adriano De Sandre e il direttore generale di 4.Manager Fulvio D’Alvia. L’iniziativa si inserisce nel filone del rafforzamento della cultura manageriale, che evidenzia l’importanza delle nuove competenze per lo sviluppo del Paese, così come il contributo fondamentale che le donne possono offrire al mondo del management.

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