"Le poche imprese artigiane che hanno avviato pratiche di investimento presso Veneto Sviluppo hanno affrontato tempi medi di risposta di circa un anno".

Il presidente di Confartigianato Treviso, Mario Pozza, interviene nuovamente sulla discussione innescata la scorsa settimana da una serie di associazioni di categoria della provincia di Treviso in materia di mancato rifinanziamento, da parte della Regione Veneto, dei consorzi di garanzia fidi a vantaggio, sostengono le stesse associazioni, della società finanziaria regionale.

"Dopo un anno dalla sua costituzione - prosegue Pozza - il Fondo di garanzia di Veneto Sviluppo ha evaso circa dieci pratiche a fronte delle migliaia evase dai Confidi; la sua operatività, inoltre, non è orientata all'erogazione di liquidità a breve, primaria necessità delle imprese artigiane".

"La candela dei Confidi ex art.106 del testo unico bancario - conclude il leader di Confartigianato Treviso, con riferimento ad una metafora usata nelle ultime ore dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia - non si spegnerà nelle nostre mani. Quelle che si spengono, purtroppo, sono le ragioni delle imprese artigiane alle quali però poco importa delle polemiche e alle quali dobbiamo dire che gli interventi, in materia di garanzia, da parte di Veneto Sviluppo, sono tuttora sulla carta". (ANSA)