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Dal tessile all'enogastronomia, Benetton si dà alla produzione vinicola

A partire da settembre patron Luciano metterà in commercio tre vini - due bianchi e un rosso - che porteranno il nome del quartier generale Benetton: Villa Minelli

Patron Luciano sfrutta la sua passione e si cimenta con la produzione vinicola. Da settembre dalla cantina Villa Minelli usciranno tre vini targati Benetton: Bianco, Rosso e Malvasia.

Come riporta il Corriere del Veneto, il progetto era stato annunciato nel 2012 e l'imprenditore lo coltiva da sei anni.

L'idea è nata dopo la scoperta che l'uva prodotto dal quartier generale di Benetton non finiva sulle tavole della mensa aziendale, ma veniva venduta a un produttore esterno. Perché non fare il vino da sé, allora, si è chiesto patron Luciano?

Il progetto è stato presentato all'Hotel Monaco di Venezia e prevede la produzione di una cinquantina di bottiglie l'anno, che verranno servite negli hotel, nei ristoranti e nelle enoteche qualificate in Italia e in almeno undici Paesi a un prezzo variabile dai 5,50 euro ai 18 euro.

Ad animare questa nuova sfida lo spirito che ha reso noto il marchio Benetton nel mondo: offrire pochi prodotti ma alla portata di tutti. Per questo la cantina di Villa Minelli si concentra su tre tipi di vino: il Bianco, ottenuto da uve Chrdonnay e Pinot grigio, il Rosso, risultato dell'unione di uve Merlot, Cabernet Sauvignon, Shyraz e Carmenère, e il Malvasia, per il quale viene utilizzata l'omonima uva istriana a grappolo spagnolo.

A sostenere Luciano Benetton nella nuova impresa il consulente Luca Cuzziol, amministratore delegato dell'azienda trevigiana che distribuisce vini e bevande, e uno dei migliori enologi della Marca, Francesco Serafini.

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