"Alla ricerca del cellulare perduto" - Prima nazionale con Gli Alcuni
Domenica 4 marzo al Teatro Sant’Anna il Capi e l’Assistente sono in scena in PRIMA NAZIONALE con “ALLA RICERCA DEL CELLULARE PERDUTO”, spettacolo che affronta il tema della ‘nomofobia’ (la paura di rimanere sconnessi) e il rapporto – soprattutto dei bambini – con gli smartphone.
** Il progetto “TV LOVES ME – La provincia dei bambini” cresce grazie a queste iniziative **
Gli Alcuni omaggiano sempre la propria città, e in special modo i bambini, scegliendo di debuttare con i propri spettacoli a Treviso prima di proporli nei teatri e nelle piazze di tutta Italia.
Domenica 4 marzo alle 17 il Teatro Sant’Anna ospita quindi il nuovo allestimento che vede in scena Sergio e Francesco Manfio: “Alla ricerca del cellulare perduto”.
Uno spettacolo di grande qualità e molto attuale, che vede in scena due personaggi conosciuti e amatissimi dai bambini: il CAPI (Sergio Manfio, che firma anche la regia) e l’ASSISTENTE (Francesco Manfio), che sapranno, come di consueto, entusiasmare e coinvolgere il pubblico, trasmettendo, oltre a questo, anche il senso dell’incessante impegno de Gli Alcuni sulle tematiche che riguardano l’infanzia. Lo spettacolo vuole essere un pretesto per far riflettere il pubblico sull’utilizzo esagerato che si fa degli smartphone, strumenti ormai diventati di uso, anzi di abuso, comune! Il coinvolgimento dei bambini (che è ormai una cifra acquisita del modo di fare teatro de Gli Alcuni) e l’utilizzo di personaggi noti al pubblico, fa sì che i più giovani possano concentrare la loro attenzione in modo critico anche su temi di difficile trattazione come questo, fornendo nel frattempo ai genitori un utile spunto di riflessione e discussione con i propri figli.
Sergio MANFIO, regista dello spettacolo, commenta come si sia passati dalla “televisione, intesa come babysitter dei nostri figli” allo “smartphone come silenziatore di ragazzi”. E per chiarire il suo discorso aggiunge: “Durante le riprese dei cortometraggi di Ciak Junior – il nostro progetto televisivo per Canale 5 – fino a pochi anni fa spesso dovevamo faticare a tenere impegnati in qualche modo i ragazzi che in quel momento non erano sul set. Avevamo iniziato a farli scrivere, chiedendo loro di commentare il lavoro dei compagni, raccontando le emozioni davanti alla telecamera, descrivendo la genesi del loro soggetto. Ebbene, da qualche tempo a questa parte tutto questo non è più necessario: ora, quando non sono impegnati nelle riprese, i ragazzi se ne stanno seduti silenziosissimi e assorti a guardare lo schermo dell’onnipresente smartphone, ognuno isolato nella propria ‘bolla comunicativa’, magari con il compagno seduto a fianco…”.
Nel frattempo – è notizia di pochi giorni fa – è stata presentata al Ministero della Salute la proposta di tenere il 22 febbraio una giornata mondiale per sconnettersi, almeno per qualche ora, da smartphone e internet, per riflettere sull’abuso delle nuove tecnologie e per tornare a comunicare con chi ci sta intorno a noi, guardandosi in faccia, come accadeva in passato.
COSA RACCONTA LO SPETTACOLO: In uno studio di produzione cinematografica sparisce la pizza dell'ultimo film in produzione che doveva uscire nelle sale il giovedì successivo. Nessuna traccia, nessun indizio, fino al ritrovamento di un cellulare che non appartiene a nessuno dello studio di produzione: forse lo ha dimenticato il ladro. Da questo momento in poi si alternano, con l’aiuto dei due protagonisti, due tesi opposte e due diverse metodologie di conduzione delle indagini. L’Investigatore Capo, piuttosto ottuso, cerca di seguire la traccia lasciata dal cellulare, utilizzando tutti gli indizi che si possono ricavare dall’utilizzo dei dati contenuti nella scheda del telefono: l’ultima telefonata, la foto più recente, gli SMS, i messaggi WhatsApp e Instagram spediti e ricevuti… solo che questa linea di investigazione non porta ad alcun risultato. Evidentemente il ladro è molto più furbo di lui. Il suo abile Assistente, invece, si concentra su indagini più tradizionali: cerca indizi lasciati nello studio, impronte varie, ecc. Questo secondo metodo di indagini lascerà spazio anche alle capacità di osservazione e all’indagine creativa da parte del pubblico, che sarà coinvolto nella rappresentazione. In sala squilleranno alcuni cellulari a cui sarà il pubblico stesso a dare risposta…
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Gli appuntamenti della rassegna Una Fetta di Teatro continuano domenica 11 marzo con lo spettacolo “La voce della sirenetta”, messo in scena da Gli Alcuni con Fata Corolla e Fata Valeriana.
*** Costi e orario biglietteria
Ingresso euro 5,50 – tessera valida per 5 entrate a euro 25 o 10 entrate euro 45 (si può utilizzare anche nello stesso giorno, sia per gli spettacoli che per le proiezioni in programma).
I bambini sotto i 3 anni entrano gratis. La biglietteria è aperta da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18,30; domenica 10-12 e 15-17,30. Info: 0422.421142 | teatro@alcuni.it | www.teatrosantanna.it.
Ogni domenica pomeriggio a soli 10 euro è possibile visitare uno dei percorsi del Parco degli Alberi Parlanti e quindi assistere allo spettacolo in programma. Per prenotazioni: 0422.694046.