Conegliano, a Palazzo Sarcinelli il Rinascimento in musica
CONEGLIANO Conegliano come una piccola Salisburgo. Nel palazzo comunale cinquecentesco la musica in scena insieme all'arte. Dopo il grandissimo successo di pubblico di domenica 26 aprile sia nelle sale della mostra sia in androne per il concerto dell'eccellente liutista Massimo Lonardi, venerdì 15 maggio alle ore 20.45 Palazzo Sarcinelli risuonerà di nuovo della musica dei tempi di Vittore e Benedetto per arrivare al vortice della scrittura vivaldiana.
Protagonista l'Ensemble Oficina Musicum Venetiae diretta da Riccardo Favero. L'organico è composto da due violini, Giampiero Zanocco e Giorgio Baldan, da un violoncello, Alan Dario, e dal clavicembalo, Riccardo Favero. "Il pregio di questa rassegna e anche di questo concerto è, tra i tanti, quello di offrire al pubblico la possibilità di ascoltare musica eseguita su strumenti originali. - spiega l'assessore Pietro Basciano - Il viaggio nel tempo diventa quindi naturale per chi arriva dalla visita della mostra con lo sguardo ancora carico dei colori corruschi e pieni dei Carpaccio (si pensi al San Paolo di Chioggia) e si accinge subito dopo ad immergere mente e cuore negli stessi suoni, nelle stesse emozioni che di sicuro entrarono anche nell'animo dei due Maestri pittori. Ringrazio per questa intuizione la Direzione artistica della Rassegna, i maestri Anna Carlet e Alan Dario, e l'Istituto Musicale “Arturo Benedetti Michelangeli” di Conegliano che ne sta supportando il lavoro".
Il programma del concerto è stato infatti pensato nell'ottica di instaurare un saldo parallelismo tra i luoghi della pittura, della musica e, in generale, dell'Arte della Serenissima e dei suoi possedimenti in terraferma, dalla fine del 1500 al pieno 1700. Partendo da Vincenzo Bellavere, contemporaneo di Benedetto, organista presso la Basilica di San Marco passando poi per compositori illustri attivi a Venezia e collaboratori di Claudio Monteverdi quali Dario Castello e Biagio Marini, il repertorio tocca picchi di rara bellezza con Giovanni Legrenzi e Antonio Vivaldi. E con Vivaldi si concluderà il concerto: La Follia, tema famosissimo e antichissimo risalente a Vittore, ripreso dal prete rosso con una serie di variazioni a volte struggenti a volte altamente virtuosistiche e talmente cariche di tensione emotiva da lasciare l'ascoltatore senza fiato. E qui si chiude il cerchio. La Follia rende ancora una volta omaggio a Vittore e al suo tempo.