La bellezza della famiglia al collegio Pio X di Treviso
Una sorpresa nascosta in una delle tele più discusse dell’età moderna verrà rivelata proprio a Treviso, una sorpresa-omaggio al Centro della Famiglia che domenica 29 novembre 2015 celebra il meeting "La bellezza della famiglia", a conclusione delle giornate per i suoi 40 anni dalla fondazione alle quali hanno partecipato migliaia di persone. Dalle 15 alle 17,30 nell’Auditorium del Collegio Pio X (parcheggio interno da Viale D’Alviano) mentre i genitori, o comunque gli adulti, sono impegnati nel dibattito, sarà festa per i bambini e i ragazzi nel grande cortile (servizio di babysitter previa prenotazione allo 0422 582367).
Conoscere il vissuto delle precedenti generazioni e interpretare la famiglia nell’arte sacra e profana è un argomento nuovo. Vangelo e Ipad, Giorgione e ignoti pittori di edicole, parola e immagine, dialogo e solitudine, questi alcuni tratti della famiglia. E’ arrivato poi il Sinodo dei Vescovi italiani, un punto di svolta che ha sollecitato a spingere lo sguardo in avanti soltanto dopo aver compreso sentimenti e sogni dell’umanità nei secoli. E su questo snodo tra passato e futuro il convegno di domenica sarà un pomeriggio di cultura con relatori d'eccezione. Gilfredo Marengo , docente all’Istituto Giovanni Paolo II di Roma espone le proprie riflessioni sul cammino sinodale, Matteo Gardonio , invece, docente di storia dell’arte al Collegio Marconi di Portogruaro, segue un originale percorso della ‘famiglia nell’arte’. Titolare di premi e riconoscimenti, di un dottorato in storia dell’arte contemporanea, il prof. Gardonio offrirà un grandangolo sulla famiglia secondo diversi artisti dal Cinquecento a oggi. E’ suo il finale a sorpresa.
L’introduzione ai lavori è di don Francesco Pesce, del Centro della Famiglia e docente di antropologia teologica all’Istituto superiore di scienze religiose di Treviso. “Il cammino sinodale si è messo in ascolto delle famiglie e a loro servizio”, ha detto don Francesco Pesce, “e il percorso attraverso l’arte ci fa capire che la famiglia è una risposta all’esigenza di condivisione quotidiana, non una somma di persone prese dallo smartphone, senza affetti né memoria. In passato solo l’arte nelle chiese offriva la sintesi visiva di pensieri e di sentimenti. Oggi lo scenario dell’arte è ampio, come pure la declinazione di famiglia che è soprattutto la bella casa comune per uomini e donne, in cui ognuno ritrova radici e prospettive, dialogo e armonia, in cui s’impara che nessuno si è fatto da sé”.
“È un tema ardito, oggi”, ha ammesso Adriano Bordignon dirigente della Fondazione del Centro, “ma la famiglia è bellezza per davvero, occorre farsi coraggio e dirlo”. Domenica l'unità della famiglia si manifesta con la voglia di conoscere degli adulti rallegrata dalle voci dei bimbi giù in cortile. Si chiudono così ‘in bellezza’, con questo meeting, le celebrazioni dei 40 anni del Centro della Famiglia, un albero cresciuto nel territorio trevigiano e interprete nel quotidiano dei mille momenti dell'unione familiare. L'appuntamento è per tutti, non solo per gli amanti dell’arte, anche per le numerose persone che si sono incontrate negli ultimi quarant’anni nel Centro della Famiglia.