"Dia de los muertos" - Il Messico vola all'Home Rock Bar con "I Monaci del Surf"
Il primo novembre si celebra il Dia De Los Muertos, il colorato party tra sound, abiti e drink in stile “mexicano”. Special live dei musicisti mascherati! Il giorno dei morti, in spagnolo Día de los Muertos, è la festa dei defunti figlia della cultura messicana, che dal 2003 è entrata a far parte del patrimonio culturale dell’umanità dell’Unesco. Si celebra dal primo al due novembre con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi, combinati a rappresentazioni caricaturali della morte per ricordare i defunti, dolcetti a forma di teschio e tantissimi fiori colorati.
Il Messico vola all’Home Rock Bar di Treviso: il primo novembre in occasione della festa dei morti sarà servito un menù rigorosamente sudamericano, accompagnato da ogni tipo di tequila e drink messicano. Il locale, in questa edizione d’esordio del “Dia de los muertos”, sarà allestito a tema, con tanto di teschi arcobalenici, spose cadavere e il mariachi, uno dei simboli più famosi del Messico, il celebre violinista sudamericano vestito con gli abiti tradizionali. Ad arricchire il party tornano sul palco dell’Home quattro artisti avvolti da kimoni neri e maschere come “luchadores” messicani, i celebri Monaci del Surf.
La band nata nel 2007 attualmente è formata da Mattia (Mat) Martino detto Il Cobra al basso, Eugenio (Gege) Odasso, ossia Il Tigre alla chitarra, Claudio (Metal) De Marco detto Il Panda alla batteria e Fabrizio (Nikki) Lavoro, Il Toro alla chitarra. Nel 2012 esce il loro primo disco con l’etichetta discografica Inri, sotto l’alta supervisione di Metatron. Le 12 tracce fanno ballare, lasciano grande spazio alla psichedelia e alle sonorità “alla Quentin Tarantino”, riscuotendo successo tra il pubblico e tra gli addetti ai lavori. Nel 2014 esce il loro secondo disco, prodotto e realizzato dallo stesso team del primo: i Monaci si sono ritirati al Cavoretto Hills Recording Studio dove hanno convocato gli esperti di surf e di chitarre riverberate e hanno registrato, altre 12 tracce, di cui una della lunghezza record di quasi un’ora confluite in “II”. E nel 2016 arriva il terzo capitolo della saga: “Monaci del Surf III”. E’ un disco più maturo, registrato in presa diretta e prodotto da Luca “Lallo” Mangani e masterizzato da Giovanni Versari. Come era stato per i dischi precedenti, anche stavolta i Monaci operano dei cambiamenti allo stile e al look del progetto con la nuova uscita discografica. Questa volta sono scuri, quasi neri, vestiti da banditi di un vecchio west di un universo parallelo. Le maschere sono cambiate, riportano solo il segno rosso degli occhi, come sulla copertina del nuovo album. Dopo aver riposto i loro kimono nel sacro baule i Monaci sono pronti a partire per “Il Terzo Tour”.
Non si può essere sicuri di chi ci sia sotto alle maschere, quello che è certo è che chitarra elettrica, basso e batteria sono gli strumenti preferiti dai Monaci, filtrati e accompagnati da suoni elettronici che richiamano i vecchi film di fantascienza o ambienti da foresta amazzonica. Lo spettacolo è da ballare, con i classici del Surf alla Dick Dale e inedite versioni in stile di successi più recenti. Atmosfere tra James Bond e Quentin Tarantino per un concerto a metà tra una performance e una festa.