Il Raboso del Papa: cento bottiglie numerate in memoria di Pio X
RIESE PIO X - Bepi Sarto, il tanto amato papa riesino, quest’anno è al centro di una solenne serie di festeggiamenti in occasione dei cento anni dalla sua morte, avvenuta a Roma il 20 agosto 1914. Migliaia di pellegrini in questi mesi sono passati per la sua casa-museo dove nacque, ma hanno visitato anche i luoghi che hanno visto crescere la sua fede. In particolare, la chiesa delle Cendrole, dove si recava, scalzo, a pregare la Madonna che tanto lo ispirò nel suo cammino.
In occasione dei festeggiamenti, la storica azienda vinicola La Caneva dei Biasio, ha deciso di dedicare una bottiglia speciale a Pio X, il “Raboso del Papa”. Una scelta che ha un fondamento storico. Il 15 febbraio 1903 l’allora cardinale Giuseppe Sarto (sarebbe diventato Papa di lì a poco, il 4 agosto 1903) scrisse una lettera a monsignor Luigi Camavitto, all'epoca arciprete di Castelfranco, per ringraziarlo del dono di una cassetta di “vecchio raboso” che il riesino giudicò “veramente ottimo”. Un modo semplice e schietto di un uomo di fede che, come è stato confermato nel processo di canonizzazione, amava la sana cucina veneta e il buon vino.
Di qui la decisione di realizzare una edizione limitata, di cento bottiglie (una per ogni anno dalla morte del Papa), di un Raboso speciale, un Malanotte del Piave Docg che unisce la forza del Raboso alla morbidezza della parte di passito, un vino deciso e contadino nella sua anima, ma maturato e reso eccellente da un processo di vinificazione di altissimo livello. Le bottiglie, tutte numerate, hanno una etichetta in raso e sono accompagnate da una brochure, anch’essa numerata.
Il “Raboso del Papa” sarà presentato ufficialmente giovedì 21 agosto alle ore 18.30 nella sede del wine shop della Caneva dei Biasio a Cendrole di Riese Pio X, in provincia di Treviso. Il convegno enogastronomico si aprirà alle ore 18.45, col saluto del Sindaco di Riese Pio X, Matteo Guidolin, a seguire alle ore 19 l’intervento del Segretario della Fondazione Pio X, Davide Nordio sull’enogastronomia povera amata dal Papa Bepi Sarto e la scoperta della frase sul Raboso, il vino che tanto amava. Alle 19.15 il Gran Maestro della Confraternita del Raboso, Mario Barbieri, illustrerà il ruolo della confraternita nel divulgare e tutelare questo storico vitigno. Infine alle 19.30 il momento più atteso: Eddy Furlan, vicepresidente regionale dell’Ais, Associazione italiana sommelier, stapperà la prima bottiglia e guiderà la degustazione del Raboso Malanotte Docg edizione limitata.