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Ferruccio De Bortoli a Treviso: un incontro per riflettere sul presente

L’evento, aperto al pubblico, si terrà venerdì 15 marzo alle ore 20.30 a Treviso, in Casa Toniolo. De Bortoli incentrerà il suo intervento sul racconto dell'uomo contemporaneo

Assistiamo al giorno d’oggi ad una narrazione sempre più ingarbugliata e superficiale di situazioni e di fatti dei quali l’uomo sembra più la vittima che il protagonista. E’ necessario scegliere altre prospettive e introdurre altri paradigmi, di ancorare la narrazione a scenari di senso. Ci si può incontrare partendo da storie diverse? In che modo le pagine sparse delle narrazioni possono diventare un libro per una lezione di vita?

Il giornalista Ferruccio De Bortoli, già direttore del Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, interverrà all’interno del percorso proposto dal Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) e relativo all’identità dell’uomo, scaturito dall’aforisma di p. Ernesto Balducci “L’uomo incontrò se stesso e non si riconobbe”, per guardare ai fenomeni attuali nei quali è alla prova proprio l’umanità. Nell’attuale epoca storica, infatti, ad un ampliamento inimmaginabile del conoscere in tutti gli ambiti dello scibile umano, fa riscontro una progressiva difficoltà che ogni persona prova a riconoscere e riconoscersi. Tale alienazione non colpisce solo gli individui, ma contagia società e comunità intere.

I due versanti del riconoscere/riconoscersi sono collegati e simmetrici: sembra che la difficoltà a riconoscersi, e quindi ad accettarsi, si trasformi facilmente nella difficoltà a riconoscere gli altri e accettarli. Si pensi alle dinamiche che agiscono nei rapporti, sia quelli primari sia quelli sociali, che allontanano le persone e le comunità esasperando le differenze e le diversità e inventando estranei e nemici che spuntano da ogni parte. All’uomo sfugge, così, l’essenza della propria umanità, e, cosa ancor più grave, sembra in difficoltà a trasmettere alle nuove generazioni il perché della vita, il dna di un’esistenza degnamente umana. Il Meic intende contribuire alla ripresa di uno sguardo e di una visione che si aprano all’uomo e al suo riconoscimento. L’incontro con Ferruccio De Bortoli va esattamente in questa direzione: analizzare la narrazione per fare rinascere una cultura dell’umano.

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